L'analisi del giorno dopo, la Juventus è vincente a Salerno grazie a Paulo Dybala e Alvaro Morata: termina 0-2 allo Stadio Arechi
Stadio pieno e coreografia mozzafiato, tutto esaurito all'interno degli spalti dello Stadio Arechi, con una cornice di pubblico che non ha nulla da invidiare a nessun palcoscenico, dunque così si presenta Salerno in occasione di Salernitana-Juventus, all'arrivo della prima strisciata in scena nell'impianto di via Allende in questo campionato di Serie A. Una Salernitana in emergenza di effettivi, si accomoda in tribuna Franck Ribery, mentre l'ex di giornata Kastanos si siede in panchina, in un undici titolare che vede schierare la coppia titolare di attacco formata dal duo Bonazzoli-Simy. Dall'altra parte, un Max Allegri privo di Federico Chiesa e Weston Mckennie, inserisce dal primo minuto Paulo Dybala a supporto di Kean preferito ad Alvaro Morata.
I bianconeri hanno bisogno urgentemente di fare risultato, in un contesto non favorevole ai piemontesi reduci da due sconfitte in campionato e in Champions League. Parte forte la squadra di Max Allegri, dalle prime battute risultano molto attivi Cuadrado e Dybala, chiamati a prendersi sulle spalle la responsabilità di portare la squadra alla vittoria. Al ventunesimo è proprio la "Joya" a portare in vantaggio la Juventus, l'argentino si coordina fuori area e lascia partire un sinistro potente che si insacca alla sinistra di Belec. La rete siglata da Paulo Dybala è la prima in assoluto dei bianconeri all'Arechi, nei pochi confronti effettuati. La gara non lascia spazio alle riflessioni, un minuto più tardi Simy è lanciato in profondità a tu per tu con Szczesny, occasione ghiotta per l'attaccante granata se non fosse per il fuorigioco rilevato dal fischietto di Fourneau. Alla mezz'ora la Juventus trafigge per la seconda volta Belec, sugli sviluppi di una grande punizione di Cuadrado l'estremo difensore granata smanaccia la sfera, Gagliolo non riesce a liberare l'area, per Giorgio Chiellini è tutto facile depositare in rete a porta vuota. Interviene il VAR, il quale annulla sia per fuorigioco sia per fallo di Kean ai danni di Gagliolo. Il risultato dell'Arechi resta così inchiodato sullo 0-1 per gli ospiti, i quali getiscono fino al duplice fischio del direttore di gara.
Nella ripresa, i ragazzi di Stefano Colantuono sono chiamati a curare anche la fase offensiva, quasi del tutto assente nella prima frazione di gioco. Gli uomini di Max Allegri non hanno avuto difficoltà a gestire il vantaggio e il possesso palla. Senza nessun stravolgimento di formazioni e di effettivi, il secondo tempo parte con i granata leggermente più convinti, si fanno incessanti gli attacchi sotto la Sud tra il minuto cinquantadue e il minuto cinquantotto, attimo del palo copito da Ranieri che non riesce a depositare in rete un pallone invitante arrivato sui piedi del difensore. Anche sfortunata la Salernitana, primo tiro nello specchio, palo interno e la palla clamorosamente non entra in porta. Allegri corre ai ripari, tenta di vincerla con i cambi, inserendo Alvaro Morata e Alex Sandro al posto di Kean e Luca Pellegrini. Proprio Morata gela l'Arechi. La punta spagnola supera con un tocco di sinistro un Belec non impeccabile, assist di Bernardeschi. Dopo il 2-0 della Juventus il match viene gestito dagli ospiti che sprecano anche un rigore all'ultimo minuto di gioco calciato alto da Dybala, scivolato al momento della battuta.
Un palo decisamente clamoroso colpito da Ranieri, strozza la gioia del gol alla squadra di Colantuono, la quale oltre all'episodio non impensierisce particolarmente la retroguardia juventina, gestita da Chiellini e De Ligt. Il mancato pareggio ha concesso la possibilità a Massimiliano Allegri di prendere le misure e mettere in ghiaccio la partita, grazie al gol del neo entrato Alvaro Morata. Nell'ultimo quarto d'ora di gioco, spariscono le speranze di una Salernitana divenuta troppo timida e impacciata. La Juventus gestisce e per poco non segna anche la terza rete, ingenuo in questo caso l'intervento di Gyomber ai danni di Morata, con Fourneau poco dubbioso nel concedere il penalty poi fallito da Paulo Dybala. I bianconeri ringraziano, ma non c'è tempo di leccarsi le ferite, sabato San Siro sarà teatro di Milan-Salernitana e, nonostante il calendario non dalla propria parte, agli uomini di Colantuono non è concesso più sbagliare.