Il campionato della Salernitana sta per iniziare. Ormai mancano poche ore all'inizio di Salernitana-Roma, che darà il via, allo Stadio Arechi di Salerno, al campionato dei granata. L'allenatore Davide Nicola ha risposto, in conferenza stampa, alle domande dei giornalisti.

Sul mercato: "Non vedo l'ora di incontrare il mio presidente, si è adoperato in questi giorni sul mercato e volevo ringraziarlo. In questo momento non siamo in condizioni, numericamente parlando, di fare scelte. E’ stata una settimana difficile per il mio staff, abbiamo lavorato duro e siamo pronti ad affrontare la Roma nella prima giornata di campionato”. 

Su Candreva e la gara di domani: “Antonio ha una collocazione precisa, nella maggior parte della sua carriera è stato utilizzato sulla fascia destra, nelle eccezioni più totali come terzino e mezzala. Abbiamo avuto un confronto, sono stato chiaro con lui e mi aspetto quello che ho visto nei suoi occhi. Io cerco la capacità di fargli capire a loro dove sono arrivati. Domani giocheremo contro una grande squadra e di nuovo davanti ai nostri tifosi, sarà differente ovviamente la cornice di pubblico rispetto alla Coppa Italia”. 

“Io non spero, lavoro come sempre. A me interessa il processo e il cammino che dovremo fare in campo. L’ultimo allenamento sarà domani prima della partita, ho chiesto ai miei ragazzi massima attenzione per recepire quei pochi concetti fondamentali per affrontare la Roma”. 

“Personalmente mi auto impongo le sfide. Questo più per necessità che per dovere. Le parole del nostro presidente sono sempre molto passionali, questo non solo mi piace, dobbiamo anche contestualizzarle. La prima partita di campionato non può essere una finale, ma sotto questo punto di vista, lo spirito con cui la Salernitana si approccia al campionato deve essere saper esprimere il nostro gioco al massimo delle nostre potenzialità con carattere e grinta. Questo deve essere il nostro DNA. La nostra gente deve e dovrà essere orgogliosa di essere rappresentata da questo gruppo. Ora mi interessa integrare questi nuovi calciatori e la Roma”. 

“Maggiore è un giocatore che piace, so che le due società si stanno parlando e non so se farà parte della nostra rosa. La Roma ha tante qualità, saluto Mourinho, al quale faccio tanti complimenti, anche alla società, perché hanno fatto un grandissimo mercato. Guardate Dybala, Wijnaldum e Matic. Si tratta di una squadra altamente qualitativa, io per questo sento una vibrazione”. 

“Quest’anno abbiamo lavorato molto e con calciatori che andranno in altri contesti e poco con quelli che sono arrivati. Non ci deve preoccupare assolutamente, dobbiamo mantenere alto il nostro entusiasmo. Arriva una grande squadra, vogliamo confrontarci e capire fin dove possiamo arrivare. Ovviamente dietro c’è un processo e c’è consapevolezza di fare un campionato in leggera crescita costante. Ci sono gli avversari e i momenti, non deve preoccupare tantissimo”. 

“In quindici partite voglio rendere squadra questo gruppo di calciatori. Molti sanno già le nostre idee, mentre per i nuovi lavoreremo quotidianamente. Dopo la sosta non so cosa accadrà”. 

Sugli infortuni: “Per Bradaric sappiamo che lunedì rientrerà in gruppo. Lo stesso farà Radovanovic, sono molto contento. Devono subito mettersi a disposizione del gruppo, sono molto importanti per la squadra e dobbiamo essere coscienti che rientrano dagli infortuni e fare il massimo per far sì che tornino disponibili per le prossime partite”. 

Sulle intenzioni in questa annata: “Lo scopo del progetto tecnico e tattico e proporre un certo tipo di gioco. Un gioco aggressivo, non solo che rispetti il DNA della piazza e della gente, ma anche quello mio e quello dei ragazzi. Dovremo cercare di interpretare meglio le tre altezze di campo, ci sono avversari che impongo la possibilità di perdere il baricentro. Questo non ci deve preoccupare, dobbiamo recuperare la palla. E’ importante. Difendersi bene non è diventato solo un concetto di tempo”. 

: “Pasquale Mazzocchi lo conosco dallo scorso anno e per me è importantissimo. Ha dimostrato grande affidabilità e lui è uno di questi. Nessuno di loro potrà pensare di essere titolare a vita, ma nessuno di loro è una riserva. Questo è un principio fondamentale”.