La Salernitana oggi all’Arechi non ha alternative: deve vincere. Il ko nel derby di Benevento di lunedì scorso brucia ancora, e il successo del Catania sul Crotone nell’anticipo di venerdì – con gli etnei ora a +6 sulla Bersagliera – rende la sfida contro il Trapani un vero e proprio crocevia della stagione. Alle 14.30, davanti a circa 9.000 spettatori, i granata sono chiamati a una risposta di carattere, di gioco e di orgoglio.

Il contesto, dalle parti di Salerno, è chiaro: la classifica non ammette passi falsi e il margine d’errore si è assottigliato. Il Trapani, al netto del -8 di penalizzazione, viaggia con ritmi da alta classifica e si presenta all’Arechi come uno degli avversari più insidiosi del girone C. Per questo, per la Salernitana, è un match da non sbagliare sotto nessun punto di vista.

Salernitana, Raffaele torna al 3-5-2: Longobardi dal via e Inglese in attacco

Giuseppe Raffaele cambia qualcosa ma non la sua idea di squadra coraggiosa. Il tecnico granata, che deve rinunciare all’infortunato Cabianca e a Frascatore, recupera però un tassello fondamentale in mezzo al campo: Tascone, rientrato dalla squalifica, pronto a riprendere il suo posto in mediana.

L’orientamento dell’allenatore è quello di tornare al 3-5-2, affidandosi a una struttura più equilibrata ma allo stesso tempo capace di accompagnare con decisione la fase offensiva. Davanti a Donnarumma, il blocco difensivo dovrebbe essere formato da Matino, Golemic e Anastasio, chiamati a blindare la linea arretrata dopo le incertezze emerse nel derby del Vigorito.

Sulle corsie la novità più attesa: a destra è previsto l’esordio dal primo minuto di Longobardi, mentre a sinistra dovrebbe tornare nel suo ruolo naturale Villa, pronto a spingere e garantire ampiezza. In mezzo al campo, la “diga” granata dovrebbe parlare i linguaggi dell’equilibrio e dell’intensità: Tascone, Capomaggio e De Boer sono chiamati a dare ordine, copertura e qualità nelle due fasi, schermando le ripartenze trapanesi e alimentando il fronte offensivo.

In attacco, la scelta più significativa riguarda il ritorno di Roberto Inglese dal 1’: l’ex centravanti di Serie A dovrebbe essere preferito a Ferraris per guidare l’offensiva granata. Al suo fianco è attesa la conferma di Ferrari, punto di riferimento costante per fisicità e profondità. Un tandem che, nelle intenzioni di Raffaele, dovrà trasformare in gol la voglia di riscatto di un intero ambiente.

Trapani, penalizzato ma temibile: il “derby personale” di Pietro Ciotti

Dall’altra parte il Trapani di Aronica arriva a Salerno con la consapevolezza di poter giocare alla pari contro chiunque. Senza i famosi otto punti di penalizzazione, i siciliani sarebbero stabilmente nelle zone altissime della classifica, elemento che rende ancora più insidiosa la gara per la Salernitana.

Il tecnico trapanese dovrebbe confermare il 4-2-3-1 come sistema di riferimento. Davanti a Galeotti, la linea difensiva è composta da Ciotti, Negro, Pirrello e Giron. Proprio Pietro Ciotti rappresenta una curiosità particolare per la sfida odierna: il laterale destro, infatti, è originario di Nocera Inferiore e ha mosso i primi passi della sua carriera proprio con la Nocerina, ai tempi in cui il club rossonero militava nel campionato di Eccellenza. Per lui, quello dell’Arechi, ha il sapore di un derby personale, una partita carica di significato emotivo oltre che sportivo.

In mezzo al campo, davanti alla difesa, dovrebbero agire Celeghin e Di Noia, chiamati a dare equilibrio alla squadra e a rompere le linee avversarie. Sulla trequarti, alle spalle dell’unica punta Grandolfo, è atteso il terzetto dinamico composto da Ciuferri, Podrini e Fischnaller, giocatori in grado di muoversi tra le linee e creare superiorità nella metà campo granata.

Pressione, ambiente e futuro di Raffaele: una partita che pesa più dei tre punti

In un clima così delicato, inevitabilmente si parla anche del futuro di Giuseppe Raffaele. L’allenatore è stato pubblicamente confermato sia dalla società che dal direttore sportivo Daniele Faggiano, che hanno ribadito fiducia e sostegno al proprio tecnico. Tuttavia, nel calcio si sa: quando i risultati faticano ad arrivare, la prima figura a finire sul banco degli imputati è sempre l’allenatore.

Per Raffaele, quella con il Trapani è l’occasione per allontanare i fantasmi di un possibile esonero e rimettere la squadra sulla carreggiata giusta. Una vittoria non varrebbe solo tre punti, ma restituirebbe slancio, convinzione e serenità a un gruppo che ha bisogno di certezze e continuità. L’Arechi, come spesso accade nelle giornate più delicate, proverà a spingere la Bersagliera oltre le difficoltà, chiedendo in cambio una prova di orgoglio all’altezza della sua storia.

Considerazione finale

La partita di oggi non è una semplice tappa di un lungo campionato: per la Salernitana rappresenta un bivio. Da una parte il rischio di vedere scappare ulteriormente il treno che porta verso l’alto della classifica, dall’altra la possibilità di riaprire discorsi ambiziosi e cancellare, almeno in parte, le scorie del derby perso a Benevento. Di fronte c’è un Trapani solido, organizzato e mentalmente libero, avversario perfetto per misurare la tenuta caratteriale della squadra granata. Sta alla Salernitana dimostrare che la sconfitta del Vigorito è stata una caduta, non una resa.

Probabili formazioni

Salernitana (3-5-2): Donnarumma; Matino, Golemic, Anastasio; Longobardi, Tascone, Capomaggio, De Boer, Villa; Ferrari, Inglese.
A disp.: Brancolini, Cevers, Coppolaro, Quirini, Ubani, Varone, Knezovic, Iervolino, Di Vico, Achik, Ferraris, Liguori.
All.: Raffaele

Trapani (4-2-3-1): Galeotti; Ciotti, Negro, Pirrello, Giron; Celeghin, Di Noia; Ciuferri, Podrini, Fischnaller; Grandolfo.
A disp.: Salomone, Ujkaj, Motoc, Salines, Benedetti, Palmieri, Carriero, Marcolini, Regina, La Sorsa, Canotto, Vazquez, Adraga.
All.: Aronica

Arbitro: Di Loreto di Terni
Assistenti: Lauri, Cardinali
IV uomo: Pacella
FVS: Russo

Diretta tv: Sky Sport / Now TV