Sampdoria-Salernitana, le probabili formazioni e il caos della B: i granata nell’inferno del playout tra errori e beffe
Stasera il primo atto al Ferraris

E ora . Basta parole. Tocca al pallone pronunciarsi in un play-out che ha il sapore del paradosso, figlio di una Serie B stravolta da ritardi, ricorsi, inchieste e decisioni che hanno riscritto la classifica a tavolino, mortificando meriti e fatiche. Alla fine, lSampdoria-Salernitana, le probabili formazioni e il caos della B: i granata nell’inferno del playout tra errori e beffea Sampdoria, retrocessa sul campo in Lega Pro, si ritrova a giocarsi la salvezza contro una Salernitana che, fino a metà maggio, aveva il diritto sportivo di disputare il play-out col Frosinone. Ma in questo scenario kafkiano, il Frosinone è la vera beneficiata – uscito da tutto indenne – mentre la Salernitana è stata trascinata suo malgrado in un incubo estivo, costretta a guadagnarsi una permanenza che aveva già meritato.
La preparazione della Samp: Marassi sarà una bolgia
La Sampdoria arriva al primo atto con rabbia e voglia di riscatto. A Genova si attendono oltre 30mila spettatori per spingere la squadra blucerchiata in quella che sarà una vera e propria battaglia. Evani ha ritrovato Borini e Abiuso, ma dovrà fare a meno di Niang, Tutino, Altare, Beruatto e Perisan. L’ex ct azzurro punterà sulla solidità del 3-5-2: Cragno guiderà la difesa con Riccio, Ferrari e Veroli. Depaoli e Ioannou agiranno sulle corsie, mentre Meulensteen, Yepes e Benedetti saranno i motori del centrocampo. In avanti, conferma per il tandem offensivo composto da Sibilli e l’ex Coda, pronto a punire i granata con l’arma della vendetta sportiva.
La Salernitana, beffata e col dente avvelenato, vuole reagire con orgoglio
Pasquale Marino ha cercato in queste settimane di trasformare rabbia e amarezza in energia. La squadra ha dovuto attendere, sospesa in un limbo, mentre fuori dal campo si consumava una delle pagine più vergognose del calcio italiano recente. Senza penalizzazioni a marzo, senza chiarezza, la Salernitana si è vista cambiare gli avversari da un giorno all’altro: da Frosinone a Sampdoria, da un play-out legittimo a una battaglia forzata. Ma i granata sono compatti, motivati, pronti a lottare. Christensen sarà tra i pali, Ruggeri in vantaggio su Bronn per completare con Ferrari e Lochoshvili il pacchetto arretrato. In mediana toccherà alla coppia Hrustic-Amatucci, mentre sugli esterni spazio a Ghiglione e Corazza. Davanti, Marino si affiderà a Caligara e Tongya a supporto di Simy, preferito a Cerri. Dalla panchina, le armi come Verde, Soriano e Raimondo possono cambiare il volto alla gara.
Un primo atto da brividi
Alle 20:30 al Ferraris si scrive la prima metà di un verdetto che vale una stagione. Centottanta minuti da vivere col cuore in gola, sapendo che ogni errore potrebbe essere fatale. Il ritorno, fissato per venerdì 20 all’Arechi, sarà ancora più caldo. Ma stasera è già tutto maledettamente decisivo. Perché qui non si gioca solo la salvezza, ma la dignità di un’intera stagione.
Probabili formazioni
SAMPDORIA (3-5-2): Cragno; Riccio, Ferrari, Veroli; Depaoli, Yepes, Meulensteen, Benedetti, Ioannou; Sibilli, Coda.
A disposizione: Chiorra, Ghidotti, Bereszynski, Curto, Malanca, Venuti, Akinsanmiro, Bellemo, Oudin, Ricci, Vieira, Abiuso, Borini, Paratici, Sekulov.
Allenatore: Daniele Evani
SALERNITANA (3-4-2-1): Christensen; Ruggeri, Ferrari, Lochoshvili; Ghiglione, Hrustic, Amatucci, Corazza; Caligara, Tongya; Simy.
A disposizione: Corriere, Sepe, Bronn, Gentile, Guasone, Jaroszynski, Njoh, Stojanovic, Girelli, Reine-Adelaide, Soriano, Tello, Zuccon, Cerri, Raimondo, Verde.
Allenatore: Pasquale Marino
Arbitro: Aureliano di Bologna (assistenti Passeri e Orvieto). IV uomo: La Penna. VAR: Fabbri (Abisso)
Diretta TV: DAZN e Prime Video
Considerazioni finali
In una cornice già infuocata e resa ancor più incandescente da decisioni federali discutibili, Sampdoria e Salernitana si affrontano in un duello che gronda tensione e rabbia. La squadra blucerchiata parte con il vantaggio ambientale e un peso politico che in questi mesi si è fatto sentire. Ma attenzione alla ferita Salernitana: umiliata dalle istituzioni, ha trovato nel silenzio e nel lavoro l’unica via per rispondere. E il campo, a differenza delle aule dei tribunali sportivi, non mente mai.