Veneto di nascita, campano d'adozione. Brevi esperienze al Nord e una parentesi nel campionato ceco prima di stabilirsi al Sud. In Campania, per l'esattezza. Dall'avventura con la Juve Stabia al trasferimento all'Avellino. Poi, il passaggio alla Salernitana. Quella di sabato sarà una partita speciale per Marco Migliorini. Tornerà allo stadio Romeo Menti di Castellammare. Questa volta da avversario. Il centrale classe 1992 ha vestito la casacca delle Vespe per un fugace periodo. Un anno e mezzo condito da 52 presenze e quattro reti. Di cui una ricordata particolarmente dal pubblico gialloblù. Siglata proprio allo stadio Arechi nel match disputato nel dicembre del 2014. Il difensore ha realizzato il momentaneo vantaggio per gli ospiti in quell'occasione. Marcatura - timbrata al 23' del primo tempo a finalizzare una buona azione da calcio d'angolo - valsa a poco perché il Cavalluccio di Menichini è riuscito a ribaltare il risultato e a conquistare tre punti risultati fondamentali nel lungo cammino. Successivamente, la chiamata dall'Irpinia e la chance di consacrarsi col club di via Allende. E il prossimo turno riporterà la mente di Migliorini al recente passato. Sul suolo partenopeo avrà - per l'ennesima volta - il compito di guidare il reparto arretrato di Ventura. Finora, il ventisettenne ha alternato prestazioni positive a performances discutibili. Al Menti, dunque, dovrà elevarsi a figura di spicco del match. E, magari, segnare il primo gol stagionale con la divisa granata. Provando a rimuovere quel leggero dispiacere - aggiunto al pizzico di spavento - che ha provocato cinque anni fa al suo attuale pubblico. Diventando, questa volta, un fattore avverso alla squadra di Caserta.