Di seguito le parole dell'entourage di Simone Verdi, il cui trasferimento alla Salernitana è saltato per una questione di minuti e di server. Ecco le sue parole.

"Si poteva chiudere a inizio gennaio, ma non ho più sentito De Sanctis fino alle 17 dell’ultimo giorno di mercato. Ci siamo lasciati con la convinzione che non si potesse fare più nulla. Alle 19.08 mi hanno dato il via libera. Ma non avevamo in mano mezzo documento. Simone era a Bologna, io a Milano, bisognava incastrare tutto sull’asse Salerno-Torino. Abbiamo corso tra scritture, controlli, firme e deposito. Qualcosa si è inceppato per precise responsabilità. Mi dicono che il presidente Iervolino avesse dato l’ok la mattina, trovando l’accordo con Cairo.

De Sanctis d’accordo? Ogni ds è libero di fare le proprie valutazioni e vanno rispettate. Ma non era sicuramente ben disposto a chiudere l’operazione. De Sanctis non è mai stato un estimatore di Simone. Verdi voleva la Salernitana? Certamente. È molto amato lì, ha contribuito in modo determinante alla salvezza della scorsa stagione".

Rammarico, dunque, per le parti coinvolte: Verdi e l'agente, ed anche la piazza di Salerno che era pronta per riabbracciare Simone Verdi.