Con la chiusura del calciomercato invernale, la Salernitana si ritrova a fare i conti con una sessione che ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi. Nonostante l'urgenza di rinforzare la squadra per centrare l'obiettivo salvezza in Serie B, le operazioni portate a termine dalla società appaiono poco convincenti, sia per il livello degli acquisti che per le scelte strategiche in uscita.

Acquisti mirati o semplice riempimento?

Il mercato ha portato in granata Christensen, Cerri, Raimondo, Lochosvili e Caligara, quest’ultimo già indisponibile per infortunio. Si tratta di innesti che, almeno sulla carta, sembrano più funzionali a completare la rosa che a colmare le lacune evidenti della squadra.

Restano molte perplessità su alcuni nomi poco conosciuti come Corazza e Guasone, con quest’ultimo il cui arrivo è stato avvolto nel mistero. Poi c’è Zuccon, che a Castellammare non era nemmeno un titolare fisso. Ma il vero problema è che non è arrivato un centrale difensivo di qualità, manca un vice Cerri e una mezz’ala di peso per il centrocampo. In pratica, le esigenze più urgenti non sono state coperte.

Le uscite e il nodo economico

Sul fronte cessioni, la Salernitana ha salutato Torregrossa, ceduto definitivamente, mentre Maggiore è partito in prestito con diritto di riscatto condizionato. Kallon, di rientro a Verona, e Fiorillo, anch’egli in prestito con diritto, hanno fatto le valigie, così come Valencia, che ha lasciato a titolo definitivo.

Questi movimenti hanno permesso alla società di abbassare il monte ingaggi, ma il budget destinato agli investimenti resta un punto interrogativo. Degli iniziali 6 milioni di euro annunciati, poi ridotti a 4 milioni secondo Petrachi, sembra che ne siano stati utilizzati solo 2,5 milioni per gli stipendi dei nuovi arrivati.

Troppi giocatori, ma la squadra è incompleta

Con la rosa attuale che conta 29 elementi, la squadra appare sovrabbondante in alcuni ruoli e carente in altri. Un problema che potrebbe acuirsi in estate, quando diversi giocatori rientreranno dai prestiti, rendendo ancora più difficile la programmazione della prossima stagione.

Salvezza tutta da conquistare

La Salernitana continua a lottare per mantenere la categoria, ma il mercato appena concluso non sembra aver fornito le soluzioni necessarie per affrontare con serenità la seconda parte del campionato. La sensazione è che si sia persa un’occasione per rafforzare realmente la squadra e rispondere alle esigenze della tifoseria.

Ora la parola passa al campo, ma le incertezze restano. Quello che doveva essere un progetto strutturato rischia di trasformarsi in un’attesa infinita.