Recupero dell'avversario ancora una volta. Amarissimo per i granata mandarlo giù, che dopo aver visto sfuggire la vittoria contro i ciociari all'ultimo minuto, anche contro il grifo si ripete lo stesso scenario. Appuntamento con la vittoria all'Arechi ancora una volta rimandato per gli uomini di mister Ventura. La parola chiave alla vigilia era solo una: vincere. Vincere per tornare a un passo dalla vetta, vincere perché in casa non lo si fa dalla prima giornata datata 24 agosto, vincere perché "vincere aiuta a vincere". Iniziano ad essere troppi i punti persi in casa dalla compagine granata che nonostante il sostegno dei suoi tifosi non riesce più a far prevalere quel "fattore campo" che tanto incideva un tempo. La Salernitana nel primo tempo è apparsa tra luci e ombre, meno bella rispetto alle precedenti gare ma, come spesso accade in questo inizio di campionato, si porta in vantaggio grazie ad un calcio di rigore realizzato dal solito Kiyine. Recriminazioni a parte, la Salernitana, per l'ennesima volta, è mancata di concretezza in attacco. Vincere senza segnare è piuttosto dura. La squadra granata esce dall'Arechi con un gol per parte e con l' ennesimo rimpianto. L'ingresso di Alessio Cerci non ha dato l'effetto sperato. Il numero 7 è apparso ancora sotto tono, lontano dalla sua miglior condizione. Certo, non ci si aspettava il Cerci di Torino, quello che ha fatto sognare un'intera tifoseria, ma ci si aspettava quantomeno di vederlo in campo di volta in volta. Ludovica Maisto