Pensieri a mente fredda e lucida, magari, e le considerazioni sulla gara di ieri sera, terminata in favore dei bergamaschi per una rete a zero, tendono a prendere una forma razionale. La gara giocata dalla Salernitana è quasi perfetta, nel primo tempo sono poche le occasioni per l'Atalanta, se non una trama tutta di prima conclusa da Gosens di sinistro a giro sul palo lontano, Belec arriva e poggia la sfera in angolo. Numerose le ripartenze dei granata, i quali si dimostrano più cattivi ed energici sulle seconde palle, ma anche propositivi e vogliosi di costruire azioni interessanti per creare problemi alla difesa orobica. Bene Ribery, anche se il francese non ha tanto minutaggio nelle gambe. L'impressione è che il campione ex Bayern Monaco schierato alle spalle di Gondo e Djuric ha cambiato, in qualche modo, il volto di una squadra troppo rinunciataria. E' così, abbiamo potuto avere modo di osservare la trequarti scambiare palloni con i due punti di riferimento in avanti, Gondo attaccando la profondità, mentre Djuric a fare il lavoro sporco e sponde per mantenere il possesso. 

Nel secondo tempo, Gian Piero Gasperini è poco contento della prova dei suoi e, dunque, esce il nervoso Demiral per Djimsiti e i poco incisivi Pasalic e Miranchuk lasciano il posto al neo acquisto Koopmeiners e Ilicic. Lo sloveno rompe gli schemi, ogni volta che tocca la palla dimostra di poter essere pericoloso, nonostante una condizione fisica non ottimale. Tiente testa la Salernitana, cambia anche Castori, inserendo Obi al posto di un Ribery stremato e, nel corso della partita, Bonazzoli, Simy, Jaroszinsky e Bogdan preleveranno gli ottimi Gondo, Djuric, Ranieri e Gagliolo. Proprio il nigeriano Obi,servito di tacco da Bonazzoli, colpisce il palo alla sinistra di Musso, il quale in qualche occasione ha dato continuità alle prodezze dimostrate in settimana contro il Villarreal in Champions League. Nel frattempo cresce l'Atalanta. I bergamaschi passano al minuto settantacinque, con una combinazione tutta di Ilicic e Zapata. Il colombiano punge, con tutto il tempo di stoppare la sfera all'interno dell'area piccola, prendere posizione e girarsi di destro a battere Belec. Da questo istante cala la Salernitana, mentre l'Atalanta rischia di raddoppiare prima con Zapata e poi ,sulla ribattuta di Belec, con Zappacosta a porta sguarnita che manca clamorosamente il colpo del K.O.

Non bisogna avere il timore di giocarsela, soprattutto se giochi a viso aperto contro una delle squadre più temute degli ultimi anni. Si deve ripartire da questo atteggiamento, da questa voglia di fare bene. Il calendario ora dice: Hellas Verona. Gli scaligeri hanno vinto questo pomeriggio la loro prima partita, conquistando i primi tre punti della stagione contro la Roma di Josè Mourinho. Basta alibi, serve vincere.