Salernitana-Benevento, le pagelle dei granata: male Di Tacchio, Kiyine il più propositivo
Una Salernitana scialba, insicura e piuttosto timida cade sotto i colpi del Benevento. I sanniti s’impongono con le reti di Viola e Sau, sbancano il fortino dell’Arechi e scavalcano i granata in classifica. Una prestazione corale da rivedere per la squadra di Gian Piero Ventura che ha sicuramente fatto un passo indietro rispetto all’esordio contro il Pescara e alla trasferta di Cosenza. Una debacle che, tuttavia, non deve influire sull’entusiasmo della città. Di seguito, le pagelle dei padroni di casa:
Micai 6 – I guantoni dell’ex portiere del Bari non possono evitare la disfatta della Bersagliera. Due gol maturati per indecisione dei singoli, l’estremo difensore non ha colpe nelle occasioni clou degli avversari. Qualche errore di misura in impostazione ma la densità degli Stregoni non ha consentito la costruzione dalle retrovie.
Karo 6 – Prova sufficiente per il difensore cipriota. Ordinato rispetto alle precedenti uscite, il calciatore in prestito dalla Lazio ha offerto copertura su un cliente scomodo come Coda. Chiede il cambio ad inizio ripresa per un risentimento fisico. (57’ Kalombo 6 – Non nella posizione ideale, il ventiquattrenne disinnesca una manovra offensiva di Sau e scongiura il tris dei giallorossi. Si proietta in avanti per creare una superiorità che non risulta efficace).
Migliorini 5 – Puntuale in un’unica circostanza: nel primo tempo, su una conclusione ravvicinata dell’ex Coda. Errori in disimpegno e impreciso nell’impostazione, il centrale non si è confermato colonna portante del reparto arretrato di Ventura. Qualcosa dev’essere rivisto, le disattenzioni possono rivelarsi fatali nel corso del torneo.
Jaroszynski 6 – Il migliore della linea difensiva. Protegge, anticipa e affonda. Cerca di beffare Montipò con un tiro-cross dai trenta metri, il guardiano del Benevento è attento e nega la possibile gioia del gol al polacco. È fuori posizione nel momento del raddoppio dei sanniti ma l’errore non è da attribuire al numero ventiquattro.
Cicerelli 5.5 – Performance di sacrificio per il jolly della Salernitana. Sulla fascia destra trova un ostacolo importante. Letizia lo tormenta con le continue discese e lo limita nella giocata offensiva. Nella prima frazione, resta bloccato nei cinque dietro. Nella ripresa, è totalmente fuori dall’azione granata.
Odjer 5 – L’assenza di Akpa-Akpro si fa sentire. Il ghanese, d’altra parte, prova a sopperire all’assenza del compagno. La fisicità dei centrocampisti sanniti è importante, il mastino granata tiene botta. Scarseggia negli inserimenti in avanti ed è colpevole, insieme a Firenze, del vantaggio firmato Viola. (72’ Maistro 6 – La qualità c’è, tenta di dare brio alle sortite offensive e si fa vedere con una rasoiata che termina di poco fuori).
Di Tacchio 4.5 – Il regista è il peggiore in campo. E, questa, forse, è una novità. Prima gara anonima per il metronomo di Ventura che sbaglia l’impossibile. Sbavature in appoggio, negligenza nei controlli e imprecisione nel momento della ripartenza. Una faro spento nel nubifragio dell’Arechi.
Firenze 5.5 – Dopo la rete siglata a Cosenza ci si aspettava una prestazione diversa. La condizione non è ottimale, la mezzala non propone una prova di spessore. Fatica a tenere il passo degli avversari e non supporta le punte in area di rigore. Resta comunque un elemento essenziale.
Kiyine 6 – Cinque dribbling secchi su Maggio, tanta spinta in fase d’attacco e chiusure preventive in aiuto a Jaroszynski. Non segue Sau sul sigillo definitivo dello 0-2 e macchia il rendimento di giornata.
Jallow 5 – Crea e disfa. Parte bene ma si perde tra le maglie della retroguardia giallorossa. Ha una chance notevole per sbloccare il match ma spedisce la sfera in Curva con una girata frettolosa. (71’ Cerci 6 – Subito nel vivo della partita, il fantasista di Velletri offre qualche spunto e causa scompiglio tra i centrali di Inzaghi. Può essere un interprete prezioso per il prosieguo del campionato).
Giannetti 5.5 – Deve combattere con due giganti, fa a sportellate e prova a mantenere il pallone. Il compito è quello di aiutare la squadra a salire e attaccare la profondità, gli avversari non gli concedono spazio. Una sola chance nel secondo tempo, il colpo di testa viene deviato in corner da Volta.
Ventura 6 - Si agita in panchina, catechizza ogni singolo calciatore e dà costantemente indicazioni. Anche il mister deve arrendersi alla qualità del Benevento.