Un ko che brucia. La Salernitana si è arresa all'Empoli e resta in bilico in griglia playoff. Nel nostro consueto appuntamento post-gara, Fischio Finale, il direttore sportivo Vito Giordano è intervenuto ed ha rilasciato alcune dichiarazioni.

Sulla prestazione: "Questa partita mi lascia un po' perplesso, bisognava giocare per il pareggio e non per la vittoria. È andata in vantaggio e poteva gestirla diversamente perché con un pareggio l'Empoli sarebbe rimasto fuori dalla griglia playoff. La squadra, l'allenatore e la società hanno gestito male. Era una partita da pareggio, hanno dato la possibilità all'Empoli di andare in vantaggio e di chiudere il primo tempo sull'1-3. Questa è stata la morte della Salernitana, calcisticamente".

Ancora sulla partita: "Sapevamo che l'Empoli sarebbe venuto a giocare per vincere, era l'ultima tappa. Con un pareggio sarebbero stati fuori. La Salernitana, tenendo conto dei risultati maturati sugli altri campi, avrebbe dovuto gestire meglio questa partita. Dispiace dirlo, sono deluso della prestazione".

Sulla gestione tattica: "Una squadra che va in vantaggio e poi si reca all'intervallo col risultato di 1-3 a sfavore significa che qualcosa di strano nella gestione della partita. Era da chiudere in vantaggio nel primo tempo e cercare di mantenere. Se invece l'Empoli - una signora squadra con un grande allenatore - avesse segnato, la Salernitana non avrebbe dovuto perderla. Bisogna fare un miracolo adesso, deve fare risultato a Pordenone e battere lo Spezia in casa. Sarebbe un grande fallimento per la squadra e la società non centrare i playoff. I tifosi sono delusi".

Sulle prossime partite: "Ogni gara diventa un test importante, giocando senza il pubblico. I tifosi oggi sarebbero stati importanti. Il pareggio sarebbe stata una vittoria perché teneva lontane diverse squadre. Una grande impresa dell'Empoli che sapeva di giocarsi un posto nei playoff. I tifosi sono pienamente delusi dall'atteggiamento della Salernitana e hanno ragione".

Sulla discontinuità: "Questa squadra ha alti e bassi, non ha continuità. Doveva fermare l'Empoli che resta una grande squadra e buttare fuori una diretta concorrente. Marino ha enfatizzato l'ambiente, toscani favoriti anche da una buona dose di fortuna per gli errori di Micai. Bisognava interpretare la partita diversamente. Con un pareggio o una vittoria, la Salernitana avrebbe messo nei guai l'Empoli dal punto di vista fisico, mentale e anche economico. Hanno speso tanto durante il mercato e avevano Tutino e La Mantia in panchina. Tenere fuori questi due calciatori significa che la sconfitta della Salernitana pesa molto. Ora due finali, nei playoff non ci sono favorite".

Su Kiyine: "È un buon giocatore ma non ha la testa, è discontinuo. Dimostra di avere tasso tecnico ma poi lo perde in queste occasioni, dovrebbe fare la differenza in questa categoria. Se non fa la differenza in B, non è un giocatore di prospettiva per la massima serie e per la Lazio. Si deve mettere a disposizione della squadra, è difficile per un allenatore avere un calciatore come Kiyine. L'unico che dà tutto in campo e che può giocare tranquillamente in Serie A è Akpa Akpro: qualche volta è evasivo, ma è un giocatore di grande quantità".

Ancora sulla Salernitana: "La piazza pretende e merita la Serie A. Lotito non vende la Salernitana facilmente, ci sono offerte ma il presidente ha fissato le richieste a modo suo. Vi giro la domanda: c'è un giocatore di Salerno che è in Prima squadra? C'è un calciatore di Salerno che ha avuto la continuità di giocare? Solo prestiti, Rieti o Paganese. La tifoseria non merita questo, sono il primo deluso. Ho sempre difeso la società ma con l'Empoli è stato un bluff. L'assenza di Lombardi? È mancato molto, ha avuto un'annata formidabile ed è un uomo indispensabile".