Il Ccsc, tramite un comunicat ufficiale, chiede chiarezza su quanto accaduto dal quel 10 maggio, giorno della storica promozione in massima serie della Salernitana: "Abbiamo atteso in religioso silenzio in questi 45 giorni trascorsi dalla promozione in A notizie dalla proprietà sul futuro della nostra beneamata Salernitana, confidando in una soluzione del problema multiproprietà soddisfacente per tutti, invece ad oggi, scaduto il fatidico termine del 25 giugno solo assordante silenzio. Ora la misura è colma. La tifoseria salernitana, che per passione non è seconda a nessuna, merita rispetto e merita di essere informata di quanto sia accaduto in questi 45 giorni. La Salernitana è una cosa seria per i tifosi e per la città . Ci dica la società cosa è accaduto, quante e quali proposte di acquisto sono pervenute ed il perché siano state rifiutate. Del trust ci dicano i contenuti e le condizioni concordate, notizie apprese sempre a metà, presunti acquirenti da ogni parte del mondo che hanno gettato in ridicolo la vicenda multiproprietà che ha riguardato la Salernitana. Ora basta se di trust si tratta ci facciano capire se è strumento sicuro che ci faccia partecipare con serenità e con buone prospettive il prossimo campionato di A. Se trust è stato si faccia capire chi gestirà, e con quali sostanze, la delicata campagna acquisti. Pretendiamo spiegazioni in quanto non si scherza con i sentimenti dei tifosi, con la loro passione subito frustrata dopo la meritata conquista della serie A, nei successivi 45 giorni di angoscia vissuta dalla tifoseria che ha tolto tutto il bello ed il sapore della gioia del 10 maggio scorso. La multiproprietà è stato un problema da alcuni ingorato ma non dal CCSC e dal Direttivo Salerno. Attendiamo delucidazioni, vogliamo e meritiamo la serie A".