Il calcio italiano torna a fare i conti con un caso giudiziario che scuote il panorama sportivo e va ben oltre il rettangolo verde. Il Tribunale di Catanzaro ha disposto l’amministrazione giudiziaria per la società FC Crotone s.r.l., accogliendo la proposta avanzata dal Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, dal Procuratore Distrettuale della Repubblica di Catanzaro e dal Questore di Crotone.

Il provvedimento, che avrà durata di dodici mesi, è stato emesso ai sensi dell’articolo 34 del Codice Antimafia e riguarda l’intera attività del club calabrese. Alla base della decisione ci sono le risultanze investigative raccolte dalla Polizia di Stato e dal Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri nell’ambito delle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, in particolare quelle condotte nell’inchiesta denominata “Glicine-Acheronte”.

Secondo gli inquirenti, negli ultimi dieci anni l’attività economica del Crotone, inclusa quella di natura imprenditoriale, sarebbe stata sottoposta a pressioni, intimidazioni e condizionamenti da parte di esponenti delle cosche di ‘ndrangheta locali. Un controllo asfissiante sul territorio che, stando agli elementi raccolti, avrebbe inciso anche sulla gestione del club rossoblù, ritenuto appetibile per il rilievo economico e simbolico che riveste nella città e nella regione.

Questa vicenda, che getta un’ombra pesante sul futuro della società calabrese, si lega indirettamente anche alla storia recente della Salernitana. L’ex presidente del Crotone, Raffaele Vrenna, in passato aveva infatti manifestato l’interesse ad acquisire il club granata, arrivando a formulare una proposta concreta a Danilo Iervolino. Quest’ultimo, valutata la situazione, ha scelto di respingere l’offerta, evitando così di consegnare la Salernitana a mani che oggi, alla luce delle cronache giudiziarie, avrebbero potuto condurla verso scenari pericolosi.

Un episodio che dovrebbe far riflettere e che rafforza la posizione dello stesso Iervolino. Nonostante gli errori iniziali e i consigli sbagliati ricevuti da alcuni collaboratori, l’imprenditore campano ha compreso le difficoltà e sta lavorando per rilanciare con forza il progetto granata. La sua solidità economica rappresenta oggi l’unica vera garanzia per il futuro della Salernitana e per la città di Salerno.

Se in passato Iervolino ha persino pensato a una cessione, adesso appare evidente come sia lui la figura in grado di garantire continuità, stabilità e ambizione. La Salernitana, nel momento più delicato della sua storia recente, può e deve fare affidamento sulla sua guida. Perché se a Crotone il calcio si trova a fare i conti con l’ombra dell’amministrazione giudiziaria, a Salerno la prospettiva è quella di una rinascita, con un presidente che ha tutte le risorse per riportare la squadra granata a livelli di eccellenza.