Dopo un inizio di stagione non esaltante, con 8 punti conquistati nelle prime 8 giornate, l'Avellino decide di esonerare Roberto Taurino. In attesa della scelta del prossimo allenatore (si parla di Massimo Rastelli), questa sera alle ore 21, contro la Viterbese, sulla panchina biancoverde siederà l'attuale tecnico della Primavera; un ex calciatore che ha avuto l'onore nel corso della sua carriera di calcare anche il prato dell'Arechi, non con la maglia della Salernitana, ma con quella del Salerno Calcio: stiamo parlando, ovviamente, di Raffaele Biancolino, autore con la maglia blaugrana in Serie D di 20 gol in 28 partite di campionato nella stagione 2011-2012, sotto la guida di Carlo Perrone. Alla fine del campionato, dopo alcune dichiarazioni d'affetto verso la piazza ( "il mio obiettivo ora è quello di giocare con la maglia granata, quella della Salernitana"), Biancolino non viene riconfermato dalla dirigenza e decide quindi di tornare all'Avellino, dove, nel corso della sua conferenza stampa di presentazione (assediato dai fischi dei tifosi irpini presenti), decide di ritrattare tutte le sue parole: "Avevo scelto Salerno solo per lavoro e perchè non si chiamava Salernitana ma Salerno Calcio, non avrei mai accettato di indossare la maglietta granata". Nella stagione 2017-2018 torna all'Arechi da avversario come collaboratore del club biancoverde, in un derby in cui i granata vincono per 2-0 grazie ai gol di Kiyine e Sprocati. Al termine della gara Biancolino si è reso protagonista anche di una rissa con la panchina della Salernitana, mentre dagli spalti i tifosi granata rivolgevano a lui cori goliardici; d'altronde, quando la coerenza non è esattamente la caratteristica principale di una persona (per essere buoni), è anche giusto che ci sia questo tipo di accoglienza.