Salerno si prepara all'esodo verso Verona. Oltre 500 supporters che sosterranno Djuric e compagni in quello che potrebbe rappresentare il match per il definitivo salto per la Salernitana. Detta così potrebbe apparire una sorta di frase a “loop”, in quanto in un così equilibrato, ogni partita può giocare uno spartiacque positivo/negativo. D'altronde, la classifica del torneo cadetto è così corta che basterebbe davvero un pizzico di continuità in più per ritrovarsi in solitaria al secondo posto. Lo ha dimostrato il Benevento, ci sta provando lo Spezia e, per quel che ci interessa, la Salernitana, le squadre più in forma del torneo. In particolare, la squadra allestita in estate dal ds Fabiani, di concerto con Ventura sta stupendo un po' tutti, non tanto per la qualità mostrata dai calciatori, visibile già in ritiro, bensì per una continuità nelle prestazioni, mista ad una crescita in personalità e di approccio alla gara, avvenuta dopo Cittadella che la sta collocando tra le prime compagini del torneo. Il buon mercato invernale ha fatto il resto dove Aya ha immediatamente convinto, Capezzi attendi ancora la sua chance con la certezza di ottenere un lusso per il torneo cadetto, e Curcio un valido ricambio, soprattutto in questo tour de force che vedrà la Salernitana disputare 5 partite in 15 giorni. Tutto perfetto, quindi, e allora qual è il problema? Ecco, a voler essere pignoli, ad un momento estremamente positivo della squadra fa da contrastare una risposta un po' tiepida del pubblico, probabilmente non ancora del tutto previsto della possibilità di agganciare il treno chiamato massima serie. Lungi dal voler criticare il “tifoso da casa” che “tifoso” resta nonostante preferisca Dazn all'Arechi, rimane, tuttavia, un pizzicore per quello che potrebbe oggi presentare il principe degli stadi, un catino di passione e spinta, e che invece rimane un po' latente. Quasi aspettasse chissà quale scossa. Eppure, ad onor del vero in tanti a giugno scorso sostenevano, tra l'altro giustamente, di “ non pretendere la serie A bensì di sognare”. E questo, ad oggi, sta accadendo. Salernitana ad un punto dalla seconda posizione dopo 23 giornate. Da quando non capitava questo? Probabilmente le attuali generazioni non potranno ricordaselo ma, conti alla mano, è dai tempi della stagione 97/98, quella della serie A, che la squadra granata non si trovava così vicina alla massima serie. Possibile che l'amore per la Salernitana stia scemando? Non lo crediamo, anche chi resta a casa è tifoso e soffre per la sua squadra. Ciononostante, ci sarà che comprendere che la sua presenza all'Arechi potrebbe essere determinante per raggiungere quel sogno da tanti atteso. In fondo l'ha detto anche Migliorini ad Assist:”tra quelle in alto, Salerno è l'unica piazza che può darti una spinta in più”. E allora perché non provarci? Armando Iannece Salerno è l'unica piazza che può darti una spinta in più”. E allora perché non provarci? Armando Iannece Salerno è l'unica piazza che può darti una spinta in più”. E allora perché non provarci?