Si dice spesso che la notte più buia è quella che precede l'alba e che per arrivare a giorno altra via non c è che la notte. Le parole da combattente carismatico del nuovo DG granata Walter Sabatini si scontrano con i tubicini dell'ossigeno che pregiudicano una condizione fisica pari alla sua immensa lucidità mentale. Perchè tali parole sono roboanti e riecheggiano in tutta Salerno, in ogni casa del tifoso fino nell'angolo di uno spoglatoio da sistemare, rianimare, riprendere in mano come un vero sergente di ferro come lui può e deve fare ora. Il messaggio che Walter vuole mandare è al di sopra di ogni aspetto sportivo o puramente calcistico; si eleva al piano umano della vita e come colui che impone a continuare a vivere anche se il nostro corpo ormai non risponde più come vogliamo agli stimoli nervosi. Quella che è andata in scena ieri è stata una vera e propria "Ode alla disperazione", perchè Walter sa cosa vuol dire toccare il fondo più nero prima di ricominciare a risalire, quano vengono stimolate le emozioni che pensiamo di tenere silenti ma ci rendiamo conto poi che hanno il vero sapore della vita. La disperazione, la rabbia, la frustrazione, la tristezza, il sentirsi non abbastanza e quando cerchiamo di dare il nostro meglio ma qual meglio non è mai bastato. La Salernitana esce con una gioia a metà contro il Milan, dove l'euforia iniziale per i 3 punti contro la compagine menighina si è scontrata con la delusione di 2 punti persi per una pura disattenzione difensiva. Dove andare a toccare i giusti bottoni ad una squadra che subisce una beffa cosi? Che punti nevralgici andare a stimolare per poter dire a questi giocatori che, nonostante tutto, si salveranno? Magari quest'anno sarà ancora più dura, con un 5% invece che il 7% della miracolosa salvezza di due anni fa. La disperazione fa fare cose immaginabili alle persone: le turba, le prende a schiaffi, le fa rialzare, le sbatte con la testa al muro, le dice che cosi non va bene. Si reagisce quando si è disperati. Ed ora la Salernitana sa di avere un sergente atto a far reagire giocatore per giocatore per rendere questo 5% un nuovo mirabolante miracolo calcistico.