Nel 3-5-2 per volare, si sa, occorrono le ali. La Salernitana negli anni passati per l'adozione di tale modulo ha sempre impiegato calciatori con spiccate doti difensive, bravi più a difendere che ad attaccare. In tal modo, il 3-5-2 di base si trasformava (non solo nella fase di non possesso palla) in un ultra-difensivo 5-3-2 con i due esterni che abbassandosi sulla linea difensiva determinavano un appiattimento della squadra tutta arroccata nella propria metà campo. Con Ventura, invece, i due esterni titolarissimi sono rappresentati da un centrocampista di assoluta qualità e tecnica superiore alla media sulla fascia sinistra ovvero Kiyine e dall'autentica sorpresa di inizio campionato quale Emanuele Cicerelli: l'ex Paganese giunto a Salerno nel 2017 di passaggio per poi andare a giocare in quel di Pordenone e Foggia, in terra daunia con mister Grassadonia si è distinto per la diligenza difensiva oltre alle spiccate doti offensive contenute nel proprio dna. Cicerelli è cresciuto tatticamente riuscendo a gestire entrambe le fasi con una facilità organica disarmante. Il goal siglato da Firenze è frutto di un'azione congeniata dal "furetto" granata nella propria tre quarti ove entrando in possesso di palla, Cicerelli supera due avversari taglia verso il centrocampo per poi effettuare una verticalizzazione valorizzata dall'inserimento centrale di Firenze bravo a mettere fuori causa il pacchetto difensivo del Cosenza ed a mantenere la freddezza dinanzi al portiere con un diagonale chirurgico e vincente. Cicerelli a destra e Kiyine a sinistra rappresentano la vera metamorfosi tattica della Salernitana protesa con gli esterni ad appoggiare maggiormente le punte. A Cosenza, invero, la pressione ed il possesso palla sono venuti meno rispetto alla gara con il Pescara anche per colpa di un rettangolo verde non proprio in condizioni ottimali (eufemismo). Quest'anno, tuttavia, sia a destra che a sinistra dribbling, qualità ed intelligenza tattica saranno il made in Salernitana della formazione allenata dal prof. Ventura.