“Avevo detto che a Benevento andavano a fare la nostra partita nonché che il match contro il Trapani sarebbe stato più difficile. È una verifica importante. Ho detto che il campionato iniziava a gennaio e così è stato. Per noi è una valenza di crescita, faremo questa verifica sperando di avere gli stessi riscontri dell’ultimo mese. Dopo Verona giocheremo ogni tre giorni, avremo bisogno di tutti. Pertanto, utilizzeremo più uomini. Il Trapani è un avversario difficile, dove l’aspetto caratteriale dell’allenatore si riversa sulla squadra. Il problema non è chi incontriamo ma chi siamo noi, e cosa vogliamo diventare. Non siamo obbligati a vincere questa partita bensì tutte le partite. Quello che conta è l’approccio della squadra al match. Il fuorigioco a Benevento? A mio avviso non c’era. A Venezia, ad esempio, non mi arrabbiai per il gol non dato bensì per quello convalidato ai padroni di casa, in fuorigioco. Episodi che incominciano ad essere tanti. Cerci? Preferisco non parlarne. Sicuramente il ragazzo è dispiaciuto. Ma non è ancora in grado di essere Cerci, sta alternando lavoro e pausa perché i carichi sono pesantissimi. Gondo? Per fortuna che c’è stato lui, siamo riusciti a sopperire l’assenza di Giannetti. Il ragazzo sta migliorando giorno dopo giorno. Kiyine? Giocatore di qualità che è partito bene ma ha avuto un filo di flessione. Non è un problema fisico ma mentale.Ma è un elemento importante per noi. Siamo in grado di affrontare chiunque. L’abbiamo dimostrato a Benevento, approccio giusto, prepari il match e lo fai. Il problema non è chi affrontiamo. Si ha la certezza di fare risultato nel momento in cui hai la certezza di chi sei. Odjer? Sotto l’aspetto umano mi manca.” Ventura in sala stampa pre match Trapani