Giorno di vigilia in casa Salernitana. La squadra granata, nel match valido per la trentaduesima giornata del campionato, affronterà la Juve Stabia allo stadio Arechi. Un match fondamentale per invertire il trend delle ultime uscite e ottenere il primo successo post-lockdown. E, come di consueto, il tecnico Gian Piero Ventura ha rilasciato dichiarazioni in conferenza stampa.

Sulla falsa ripartenza: "La vittoria diventa prioritaria, c'è il campo e ci sono gli avversari. Siamo consapevoli di aver perso un bel po' e siamo in ritardo. Avevamo l'ambizione di ritagliarci un piccolo spazio, questo spazio ci ha resi un po' dimessi. È l'occasione per interpretare la partita in una certa maniera e dare risposte, non in senso generale ma verso noi stessi. Ribadisco che è un gruppo che ha lavorato sempre con grandissimo impegno, ha avuto una crescita importante ed è migliorato sotto tanti aspetti. Dopo la pausa, avevo la netta convinzione di ripartire da dove avevamo lasciato in senso generale. E invece c'è stata questa pausa che la puoi spiegare in mille maniere ma vale per tutti, tutti hanno avuto problemi. È difficile scendere nel dettaglio, abbiamo la possibilità di giocarci i playoff se li meriteremo, lo dirà il campo. Dobbiamo tornare ad essere quelli che eravamo, una squadra estremamente importante. È un derby, molto sentito: quale migliore occasione. La Juve Stabia avrà voglia di far punti, sarà una partita difficile. C'è la volontà di voler fare bene. Avessimo vinto con la Cremonese, avremmo cancellato le chiacchiere. Abbiamo commesso un'ingenuità con Lombardi, ma non abbiamo mollato fino al 90'. Con la Cremonese abbiamo regalato un gol all'inizio e abbiamo concesso una rete su un calcio d'angolo a favore. Non c'è mai stato uno svarione tattico, più un errore individuale. Domani un punto sarebbe poco, dobbiamo tener conto anche della condizione fisica della squadra".

Sui problemi fisici dei giocatori: "Ce ne sono diversi. Cicerelli ha fatto un controllo, concettualmente è guarito ma ha fatto due allenamenti e non so se verrà in panchina. Ha 20' di autonomia. Quelli che hanno fatto 2/3 partite devono recuperare. Diventa prioritario l'aspetto fisico, dobbiamo valutare la condizione. C'era spirito di consapevolezza su errori che abbiamo fatto e sulla voglia di riprenderci ciò che abbiamo perso".

Sulla possibile rinuncia di Djuric e chi potrebbe sostituirlo: "Possono giocare insieme Jallow e Giannetti, abbiamo vinto con il Pescara avendo titolari entrambi. C'è gente che riesce a fare anche 3 partite di seguito, per caratteristiche fisiche proprie. Invece, c'è chi ha bisogno di una pausa, per struttura e quant'altro. Un esempio è Cicerelli che ha fatto solo 4 allenamenti negli ultimi 20 giorni, non è in grado di poter fare una partita per 90'. Djuric paga per la stazza, è sempre disponibile e dà tutto quello che ha. Quando ci sono partite ravvicinate, bisogna lavorare poco e recuperare molto. Difficilmente partirà dall'inizio, potrebbe fare solo la mezz'ora finale. Sarà importante ad Ascoli".

Su Jaroszynski: "Jaroszynski è uno di quelli che ieri non stava benissimo, oggi sta meglio. Faremo una verifica, se sta bene partirà titolare altrimenti vedremo. Se ho certezze, Jaroszynski ha bisogno di dare una risposta immediata sul campo dopo l'ingenuità".

Juve Stabia partita da dentro o fuori in ottica ambizione? "Le ambizioni sono nostre, non di tutti. Possono venire e andare a seconda del risultato. Alzare l'asticella significa vedere le cose in maniera diversa, hai obblighi maggiori. Non guardare cosa abbiamo fatto ma cosa possiamo fare. Non è un dentro o fuori per il raggiungimento dei playoff. Non la vivo in questa maniera. Gli obiettivi primari li abbiamo centrati. Ci siamo posti altri obiettivi: creare presupposti per vincere. Oggi molti giocatori sono adocchiati da molte squadre, vuol dire che abbiamo fatto bene ma avremmo potuto ottenere risultati migliori. L'obiettivo futuro è stabilizzare, poi vedremo cosa manca".

Su Cerci: "Non so se può partire dall'inizio, dipende anche da come si schiera la Juve Stabia. Cerci è entrato con lo spirito giusto contro la Cremonese, 90' difficilmente potrà farli. È un giocatore che può darci qualche punto in più ma va gestito, spero di averlo. È stato anche sfortunato. Devo dirgli "bravo" perché non ha mai mollato, vorrei che potesse dare delle risposte importanti perché ha fatto tanti sacrifici. Gli è successo di tutto, dobbiamo rimetterlo in pista e gestirlo nel modo giusto. Lombardi? Ha fatto una sciocchezza, quel gesto ci è costato due punti".

Sulla testa altrove per alcuni giocatori: "Non ci sono calciatori che pensano ad altro, Lazio ed altri club. È un chiacchiericcio che resta tale e sarebbe meglio non fare".

Su Dziczek: "Tra due anni sarà titolare inamovibile in Serie A, spero con la Salernitana. È un ragazzo ponderato e serio, già parla italiano. Lo spessore lo vedi in questo, è destinato ad arrivare a livelli importanti perché ha qualità tecniche e morali".

Sul suo futuro: "Non posso essere un garante, bisogna ricordare da dove siamo partiti. Abbiamo fatto una semina importante, l'ho detto alla società. Adesso la società può portare avanti la programmazione o prendere altre decisioni. Il mio futuro non è prioritario, pensiamo a domani e alle prossime gare. Il futuro è figlio del presente".