Il titolo di questo articolo racchiude tutto, quel calciatore con la sette sulle spalle ha conquistato il cuore di una piazza intera. Effettivamente fa ancora uno strano effetto, vedere un campione di questa stazza con l'ippocampo cucito sul petto al lato sinistro della casacca, ma questo non è più utopia. Il numero sette granata conosce il significato del sacrificio per la propria squadra, cantare e sostenere una provinciale nel suo ritorno nel campionato di massima serie, dopo ventidue anni dall'ultima volta. Perchè il grande campione non si traduce soltanto nella giocata, nell'assist per il compagno oppure nel gol decisivo siglato negli ultimi secondi di gioco. Il campione rappresenta il gioco del calcio, un patrimonio ed esempio per chi vuole fare questo mestiere, per chi non abbandona mai la propria maglia nei momenti difficili e nelle scelte inaspettate, le quali non verranno dimenticate. Si, perchè il gesto di Franck Ribery di fronte la Curva Sud Siberiano è semplicemente una scelta, scegliere di omaggiare una tifoseria calorosa, scegliere di rappresentare questi ragazzi, incarnado le vesti del trascinatore. Caro Franck, non saranno solo le giocate a farti restare nella mente della città di Salerno, anche perchè per chi mastica calcio non hai mai avuto bisogno di presentazioni, ma anche le tue scelte. La scelta di sposare questa causa, non verrà mai cancellata, mentre il gesto del post match contro il Genoa, farà sicuramente accapponare la pelle a tanti tifosi granata. Non a caso si grida, a gran voce, il passaggio della fascia di capitano lungo il tuo braccio.