Tre su tre, la Salernitana in trasferta è un rullo compressore e con il successo di Livorno si ritrova addirittura seconda in classifica. Un risultato straordinario, certamente inaspettato dopo sei partite, e con tanti giocatori out per infortunio. La ricostruzione sta portando i suoi (primi) frutti, ma tanto c’è ancora da lavorare per eliminare fragilità e difetti tipici di una compagine in rodaggio. Ciò nonostante, la Salernitana è lì, ad un passo dalla vetta della classifica e con una buona dose di entusiasmo senz’altro utile a favorirne la crescita. Ma al di là di questo ed al momento, effimero,  risultato, l’aspetto più interessante emerso dopo Livorno è stata la prestazione di carattere offerta dalla c.d “vecchia guardia”,  quella che aveva subito tante critiche, anche giustamente, la scorsa stagione ma che all’Armando Picchi è risultata essere tra le migliori, decisiva finanche. Basti pensare in primis a Lopez, autore  di una performance di sostanza, impreziosita da due assist vincenti che hanno portato all’autorete di Di Gennaro prima ed al vantaggio di Djuric nel finale. Si temeva per l’assenza di Kiyine, ma l’uruguaiano non ha deluso nel suo complesso, anzi. Strepitoso anche Micai con almeno tre interventi decisivi di cui uno proprio al 96^ con una respinta ad un metro dalla porta. E senza, infine, dimenticare Djuric. Lotta e generosità non sono mai mancate ma il bosniaco ci ha messo anche la “testa” utilizzando la sua miglior dote per siglare la rete dell’2-3, quella dell’apoteosi. Ecco, tre calciatori della passata stagione, e tra i più criticati tra l’altro, offrire un contributo determinante per il terzo successo esterno consecutivo. Merito di Ventura, della sua volontà di resettare il recente passato ma anche dei ragazzi stessi, bravi e caparbi  per essersi messi nuovamente in discussione dopo un campionato deludente. E con il tempo che gira a favore dei granata, la sensazione è che il bello debba ancora arrivare... Armando Iannece