È stato uno dei protagonisti della serata dell'Arechi. Prima il gol del pareggio contro il Crotone, poi il battibecco a distanza con gli spalti. A chiudere la gara, l'uscita dal campo accompagnata da gesti di stizza nei confronti della tifoseria. Ma le scuse di Lamin Jallow non si sono fatte attendere. L'attaccante, tramite i canali ufficiali della società, ha dichiarato: "Chiedo scusa, parlo inglese così si capisce meglio. Parlo poco italiano. Ho chiesto alla società di poter fare questa intervista per chiarire cosa è successo ieri durante la partita. Una persona ha insultato me e la mia famiglia per tutta la partita. Ero nervoso ma credo che questa persona non sia un vero tifoso della Salernitana, perché i tifosi della Salernitana amano il calcio e i loro calciatori. Perciò mi sono sentito offeso ed è per questo che dopo la partita ho fatto quel brutto gesto che non era riferito alla Curva Sud Siberiano e ai suoi tifosi perché io li amo. Durante la partita, l’arbitro si è avvicinato a me, chiedendomi se volessi far sospendere la partita. Ma gli ho risposto di no, dicendo di voler continuare la partita, perché per noi era troppo importante vincere. Ma ha risposto che qualora mi fossi sentito offeso, avrei dovuto comunicarglielo. Penso che anche una sola persona potrebbe rovinare tutto, ma fa parte del calcio. Per questo motivo mi sono innervosito, ma il mio gesto non era assolutamente riferito alla Curva e ai suoi tifosi, io li amo. Chiedo scusa di nuovo per il mio brutto gesto di ieri sera, non succederà mai più. Voglio dare il massimo in questa stagione, per la Salernitana, anche perché la mia famiglia vive qui a Salerno. Per questo voglio chiedere scusa a tutti quelli che si sono sentiti offesi ieri. Sono sinceramente dispiaciuto e prometto che non succederà mai più. Amo Salerno, forza Salerno sempre. Scusa, grazie e vi voglio bene".