Questo pomeriggio, alle ore 15, la Salernitana di Fabrizio Castori affronterà ,in trasferta, il Torino. La squadra piemontese ha cambiato tanto, dopo la salvezza ottenuta con fatica nello scorso campionato di Serie A, cominciando dall'allenatore. Ivan Juric lo sa, i granata hanno faticato nel corso delle prime due giornate del torneo, ma a partire dalla gara odierna si comincerà a vedere la mano del croato. La possibilità di scelta per il tecnico del Toro è cambiata, anche se i nuovi arrivati dovranno ancora entrare a pieno nellle gerarchie del 3-4-2-1. Detto questo, entrambe le compagini sono a quota zero in classifica e qualcosa dovrà obbligatoriamente muoversi per dimostrare presenza al resto delle squadre. 

 

Il Torino predilisce la costruzione partendo dal basso, con i tre centrali che cercano di allargare il gioco verso i due esterni per dare ampiezza all'azione. Le caratteristiche sono importanti, a seconda del calciatore in possesso la manovra prende sviluppi diversi. Con Ansaldi c'è più dialogo con la mediana, mentre Singo oppure Ola Aina cercano l'affondo sfruttando la velocità e la fisicità. L'obiettivo è arrivare sul fondo e crossare agli attaccanti scelti dal tecnico Ivan Juric. Il centrocampo è dotato di qualità, visti anche gli ultimi arrivi di Praet, Pobega e Brekalo, i quali potrebbero inserirsi nell'area di rigore creando superiorità. Ruolo di regia affidato al solito Mandragora. L'ex Udinese è definito dalle parti piemontesi "il regista che tanto serviva" e segna la definitiva rivoluzione della compagine torinese al centro del campo. Infatti, Baselli e Rincon non sono più delle prime scelte. Tuttavia, quando il Torino non riesce a costruire dal basso, il lancio lungo a cercare il fisico dei centrocampisti o di Belotti è la prima opzione per proteggere la sfera e scaricare ai compagni. A proposito di Belotti. Il gallo non risulta tra i convocati del match odierno per via di un infortunio del perone della gamba destra. Inoltre, molto importante per l'ex tecnico del Verona è il pressing molto avanzato nel tentativo di bloccare immediatamente le trame di gioco della squadra avversaria. Con questo tipo di aggressività attenti ai cartellini, spesso spesi quando saltano gli schemi o il tentativo di recuperar palla. 

 

Il Torino dovrebbe schiararsi con il 3-4-1-2 come citato in precedenza. In porta Milinkovic-Savic, con i tre centrali composti da Djidji, Zima e Bremer. I due esterni Singo e Ansaldi, mentre al centro del campo troviamo Pobega e Mandragora. In avanti Linetty alle spalle di Pjaca e Sanabria.