Ultima gara casalinga della regular season e vittoria fondamentale per la Salernitana, che al “Arechi” supera 2-0 il Mantova con le firme di Amatucci e Simy. Una prova di sacrificio e concretezza, applaudita da quasi ventimila spettatori sugli spalti, che rilancia le ambizioni dei granata nella corsa alla salvezza diretta.

La squadra di Pasquale Marino si trova ora a quota 39 punti, in compagnia del Brescia, ma con la differenza reti ancora da valutare in caso di arrivo a pari merito. Il margine sulla zona rossa è risicatissimo, con la Sampdoria terzultima a 37: e proprio a Genova, nel catino del “Luigi Ferraris”, andrà in scena venerdì 9 maggio uno scontro salvezza ad altissima tensione. A seguire, un’ulteriore trasferta sul campo insidioso del Cittadella.

Nel post-partita, Marino si è presentato carico e determinato: «Credo nella salvezza diretta, lo dico senza esitazioni. Oggi abbiamo vinto contro un avversario forte, che gioca bene a calcio e poteva metterci in grande difficoltà. Ma i ragazzi hanno fatto una partita di sacrificio e applicazione, creando tanto e concedendo poco. Meritano solo elogi».

Il tecnico ha poi analizzato la prestazione nel dettaglio, sottolineando i momenti chiave: «Potevamo chiuderla prima e soffrire meno, ma l’importante era portare a casa i tre punti. Abbiamo limitato bene il Mantova, e anche nel finale, quando hanno buttato tanti palloni in area, siamo rimasti concentrati. Questo è lo spirito giusto».

Spazio anche ai singoli, con un plauso al rientrante Zuccon e ai "riscoperti" Adelaide e Simy, quest’ultimo autore del gol che ha messo in cassaforte la vittoria: «Zuccon ha chiesto il cambio per crampi, segno che ha dato tutto. Ha fatto un’ottima gara. Adelaide si allena con impegno da tempo, anche se ha giocato poco. Oggi ci serviva un giocatore che sapesse gestire il possesso, e lui è entrato bene. Simy? È un professionista esemplare, si fa trovare pronto. Io non escludo nessuno: chi dimostra voglia in settimana, gioca».

Infine, parole sentite per la tifoseria granata: «C’è poco da dire, solo da ringraziare. I nostri tifosi sono eccezionali, ci seguono ovunque e ci stanno dando una mano fondamentale. Meritano una squadra che lotti fino all’ultimo secondo».

Ora, il destino passa da Genova e Cittadella. Due trasferte, due battaglie, e un solo obiettivo: evitare i playout, o la retrocessione diretta. Per Marino e la sua Salernitana, è il momento della verità.