Le parole del mister della Longobarda Salerno sulla situazione che sta vivendo il calcio dilettantistico ed in particolare la squadra salernitana:" Stiamo attraversando un periodo che ricorderemo per sempre in modo triste e doloroso e che ha colpito tutti gli aspetti della nostra vita, partendo da quello sociale e familiare, passando per quello lavorativo ed economico, fino ad arrivare anche a quello sportivo e calcistico nel nostro specifico. Sono un uomo di calcio e devo dire che è molto amaro vedere stadi vuoti nelle serie professionistiche, ancor più triste il distacco però dai miei ragazzi, la mia dirigenza, i miei amici. Per onestà intellettuale devo ammettere che reputo ancora molto lontano il momento in cui potremo riprendere quell'attività che per noi è linfa vitale, aggregazione, solidarietà, impegno giornaliero. Sono a dir poco scettico sul ritorno in campo perché l'emergenza sanitaria è tutt'altro che superata, la somministrazione dei vaccini è molto lenta, i decessi sono ancora tantissimi e c'è purtroppo ancora tanta leggerezza e superficialità negli atteggiamenti quotidiani di molti; capisco benissimo che comincia a pesare la mancanza di libertà, ma questa situazione è figlia di tanti errori da parte un po' di tutti. Mi auguro che la campagna di vaccinazione acceleri e ci porti presto alla nostra vita normale che si è fermata circa un anno fa, agli abbracci e alla condivisione, all'apertura delle palestre, delle piscine e delle strutture sportive. Speriamo accada il prima possibile".