La nuova Salernitana di Filippo Inzaghi avrà un altro vestito tattico rispetto alla precedente gestione di Paulo Sousa. L'ex bomber rossonero ha, infatti, intenzione di ripartire da un centrocampo formato da tre elementi, in direzione opposta rispetto alla Salernitana vista col trainer portoghese negli ultimi 8 mesi. Il modulo di gioco potrebbe variare da un 4-3-2-1, il classico "Albero di Natale" di Ancelottiana memoria, ad un più coperto 3-5-2, da adottare in determinate partite (o a gara in corso, a seconda del risultato). Con questa nuova disposizione della parte centrale del campo, potrà tornare fondamentale il ruolo di Emil Bohinen: il norvegese, infatti, ha sempre dimostrato di trovarsi meglio come regista basso con ai lati due mezzali in grado di coprirgli le spalle e garantire allo stesso modo inserimenti in zona offensiva. In tal senso, un posto sarà occupato sicuramente da Lassana Coulibaly, la cui assenza si è fatta sentire (e non poco) nelle ultime partite. Per l'ultima maglia potrebbe esserci un testa a testa tra il polacco Legowski e l'ex Spezia Maggiore, il quale finora non ha dimostrato le qualità espresse con la maglia bianconera, ma che con questo schieramento tattico e i consigli di Mister Inzaghi potrebbe finalmente raggiungere gli standard che la proprietà e la piazza si aspettano da lui. Da non dimenticare, ovviamente, che sia Kastanos che Martegani sono dei veri e propri jolly, giocatori in grado di giocare sia da mezzali che da sottopunte, addirittura da play bassi nell'eventualità in cui Bohinen dovesse venir meno per qualche gara.

Affidarsi ad un centrocampo più coperto è la soluzione che Inzaghi vuole cercare di adottare per aiutare la difesa più battuta del campionato, capace di incassare la bellezza di 17 gol nelle prime 8 giornate: una squadra che ha come obiettivo quello della salvezza deve necessariamente ripartire da questo aspetto.