C'era una grande attesa per le parole del Presidente granata Danilo Iervolino, collegato questa mattina dalle ore 11:00 sulla piattaforma Zoom con i giornalisti. Ecco le dichiarazioni rilasciate dal Presidente in questa lunga conferenza stampa:

"Volevo iniziare col fatto che mi dispiace tantissimo che stiamo vivendo un momento di grande disagio nel vedere la Salernitana ultima in classifica. Da quando sono a Salerno ho profuso grande impegno e tanti investimenti, ho cercato di essere il più presente possibile in città. Lo scorso anno abbiamo fatto un campionato importante, quest'anno non meritiamo una squadra con gambe flaccide, che non vuole sudare, ma non è una squadra costruita male. La colpa è di certo mia, è giusto che ci metta la faccia, ma abbiamo comprato giocatori da tante squadre importanti, abbiamo 10 nazionali. Non volevamo prendere solo giovani, volevamo prendere anche gente esperta. Dalla squadra dello scorso anno abbiamo sostituito solo 2 giocatori, sono quelli che già c'erano che stanno deludendo. Non riusciamo a creare la giusta armonia, ci sono tanti giocatori che non amano Salerno, che non vorrebbero stare qui. Abbiamo salari altissimi, e loro hanno disatteso tutti gli impegni. Devono prendersi le loro responsabilità, devono giocare per la gioia di giocare qui, o questa sarà la loro tomba. La ricetta è quella che a Gennaio andranno via i giocatori che non vogliono giocare, da ora in poi prenderemo solo gente che ha una voglia matta di giocare qui. Tutti cercano alibi. Cercheremo di salvarci anche quest'anno, confido ancora in questa squadra. Nella partita col Bologna abbiamo giocato il primo tempo in maniera molle, abbiamo fatto 2 errori incredibili. Nel finale abbiamo spinto tantissimo, potevamo anche pareggiarla. La mia analisi di questa partita non è nefasta come la giudicate voi. Alla fine della partita c'è stata una grande contestazione: noi non eravamo abituati a questo, non voglio ricordare quello che ho fatto in passato, un gruppo di tifosi ha voluto parlare con la società. Abbiamo portato loro Milan, anche se loro volevano parlare con me, ma io ero affranto dalla partita. Non credo di aver mancato di rispetto a nessuno, ho sempre mostrato rispetto e amore per i tifosi. Poi è successo quello che non mi aspettavo, di ricevere degli striscioni che io giudico anche altamente minacciosi: nessun Presidente ha mai rispettato i tifosi come me, non ho mai alzato la voce, nè offeso nessuno. Ho solo dato, non ho mai preteso nulla, ho sempre rispettato tutti, perciò non capisco questi messaggi. Io non accetto compromessi, non accetto la violenza e non accetto questo modo di fare. Se pensavano di provocare qualcosa a loro favore, hanno sbagliato di gran lunga. Io sono convinto che noi possiamo farcela, abbiamo bisogno dei tifosi, di tanta energia positiva e che tutti remino dalla stessa parte, compresi i giornalisti, ma sono molto perplesso quando vedo notizie false tutti i giorni sui giornali. In un momento così difficile, in cui c'è una parte della tifoseria a cui non piaccio, ci deve essere un atto di responsabilità da parte della stampa, le notizie devono essere verificate. Oggi voglio parlare senza veli".

"Chi offende in questo modo non riceverà mai nulla in cambio da me. Tutti gli haters che stanno a Salerno, di cui non voglio parlare, avranno le attenzioni dei miei avvocati. Il mister ieri voleva parlarmi, abbiamo parlato di giocatori e di moduli. Voleva condividere anche l'atteggiamento da avere coi calciatori, gli ho detto di operare le scelte facendo giocare chi ha voglia di sudare la maglia, senza pensare al nome del calciatore. Inzaghi ha carta bianca sulle scelte da fare. Nella campagna di gennaio dipenderà da tante cose, quanti punti avremo, quanta voglia avranno i giocatori di venire a Salerno. Non sappiamo ancora chi e quanti andranno via. Siamo la squadra che ha preso più gol in Italia, stiamo battendo tutti i record negativi, è in difesa principalmente che dobbiamo fare gli acquisti".

"Quando ho parlato con i giocatori ho parlato loro del senso di squadra, di come si diventa campioni, di come si sta a Salerno. L'ultima volta ho raccontato una cosa: ogni squadra ha in sè il proprio DNA, a Salerno si suda la maglia, è un luogo dove le squadre vengono e i primi 15 minuti devono stare in apnea, non fare gol. Purtroppo abbiamo tanti stranieri che non hanno imparato la lingua e non vogliono neanche farlo, non mi guardano neanche negli occhi. Io ce la metto tutta, molti di loro mi hanno detto che in tanti anni di carriera nessuno gli ha dato una carica così. L'errore è stato prenderli, ne sono consapevole, ma ora non è facile. Mi auguro che a gennaio ci sia un sussulto di orgoglio. Una grande parte delle responsabilità ce l'hanno i procuratori: quasi tutti, dopo 3 partite buone del proprio assistito, vengono a bussare alla mia porta. Se dipendesse solo da me, cambierei 10 giocatori a gennaio".

"Anche quest'anno la società perderà molto, tra i 25 e i 30 milioni. Nessun Presidente lo fa nel Mezzogiorno. Non abbiamo speso bene i soldi per stare dove stiamo, a differenza degli altri questo sarà un mercato attivo: dobbiamo cedere per poi far arrivare altri calciatori; ad oggi non ci sono certezze, dipenderà anche da quanti punti avremo fino a gennaio. Le variabili sono tantissime".

"Io faccio tante cose nella vita, è chiaro che ho dei rimpianti. Nel Macte Animo della Salernitana mi ci sono sempre rispecchiato. Cosa non rifarei? Generare entusiasmo tale da creare allucinazioni, nel calcio forse è più prudente essere cauti. Con le persone ho un buon rapporto, a Salerno sono arrivati ottimi allenatori e DS, io mi sento ancora con tutti. Oggi il progetto è evidente che mi vede più demotivato, meno carico, ma avrò sempre le stesse assunzioni di responsabilità. Sono umano, non la sto vivendo bene, ad oggi sono più spento, sia per i risultati che non arrivano che per una parte della tifoseria che non mi apprezza più. Ho le spalle larghe, non mi sarei mai aspettato di vivere questa situazioni, ma mi rimbocco le maniche perchè questa è la storia della mia vita. Proveremo a fare un'altra storica salvezza".

"Non so chi farà il mercato di gennaio, chi vivrà vedrà. Stimo tantissimo il Direttore De Sanctis, ha portato giocatori da squadre importanti. A giugno mi ero entusiasmato per i suoi acquisti, ad oggi i risultati non stanno arrivando. Non sono contento, gliel'ho detto. Come si vendono i giocatori? I contratti sono totalmente sbilanciati. Loro hanno la certezza dello stipendio, anche senza correre. Io mi auguro che ci sia un sussulto di orgoglio, altrimenti Salerno sarà la tomba di tanti calciatori".

"Nella mia vita non escludo nulla, per il bene della Salernitana farei di tutto, anche a darla in mani migliori. Io tengo alle sorti della Salernitana. Sto pensando ad inserire un'altra figura in società. Nel calcio qualsiasi cosa è opinabile, oggi mi sono messo a nudo perchè sono una persona franca e leale. Ho voluto raccontare con grande sincerità quello che sta accadendo. Non ho ricevuto nessuna proposta da nessuno, nè tantomeno c'è qualche imprenditore locale che ha mai pensato alla Salernitana, neanche a livello di sponsor sulle maglie o di merchandising. Il mio stato d'animo dipende solo dalla mancanza di risultati e da quello che sta succedendo a Salerno, la politica locale non c'entra. Abbiamo speso 20 milioni, trattenuto il terzo capocannoniere della Serie A, cosa avrei dovuto fare di più? In termini di investimenti ci ho provato in tutti i modi, è evidente che non ci sono riuscito bene, ma non potete dirmi che non ci abbia provato. Abbiamo il decimo monte ingaggi della Serie A, dovevamo arrivare o ottavi o dodicesimi in teoria. Non mi sono mai disimpegnato, ma nel calcio contano solo i risultati. Tornassi indietro tanti stranieri non li prenderei".

"Il mio entusiasmo c'è sempre, devo stare attento a dosarlo. Oggi noi dobbiamo essere saldi in sella, abbiamo ancora 4 partite alla fine del girone d'andata, distiamo 4 punti dalla zona salvezza. Mi auguro che nel proseguio del campionato ci giri un po' meglio. A me piacciono le battaglie difficili, quelle che si possono anche perdere, e questa lo è, ma la voglio combattere. Non ho mai pensato di abbandonare nei momenti di crisi, ho la scorza dura. Non ho mai detto che da oggi la Salernitana è in vendita. Non è mia intenzione incontrare il CCSC in nessun modo".