Metti una sera a cena: chissà quale sarà stato l'argomento di discussione quello tra Fabiani ed un noto avvocato di Salerno, in compagnia di facoltosi commercianti (del Nord Italia), a tavola in un noto ristorante salernitano, ieri sera, in quel di Montecorvino Rovella.

Al di là degli impegni del d.s. granata, di fatto, tutto ancora tace per quanto concerne la questione societaria, sulla quale, lo stesso Fabiani si è detto essere inerme, spettando l'ultimo atto ai trustee ovvero quello di valutare la congruità e la concretezza delle offerte più vantaggiose pervenute entro lo scorso 5 Dicembre.

Sul punto a prevalere c'è ancora  un alone di mistero con la Figc che ha avuto un breve incontro a Roma con i Trustee per fare il punto sulla situazione: "Stiamo lavorando, vi terremo aggiornati", in sintesi l'esito del vis a vis nella città capitolina.

E' chiaro che i rappresentanti dei disponenti, avente mandato fino al prossimo 31 Dicembre, stiano valutando la consistenza e regolarità delle offerte soprattutto in termini di indipendenza con la società uscente.

La FIGC, di fatto, dato il caso Juventus e quello della Sampdoria, al netto di una situazione del tutto particolare, che allo stato attuale con abrogazione dell'art.16 bis delle Noif, vede coinvolta solo la Salernitana come coda di una cometa ormai destinata ad emettere l'ultimo fascio di luce, si ritroverà costretta per varie ragioni, in caso di mancata vendita entro il 31, a concedere una proroga per consentire alla Salernitana di continuare il campionato

Ciò che si augurano i tifosi granata è che tale lunga agonia, il passaggio transitorio in serie A alla berlina delle altre formazioni, sia interrotto da un cambio societario che assicuri, al di là della salvezza sempre più complessa, una stabilità e soprattutto un futuro tecnico alla Salernitana

Sul punto, tuttavia, fino al prossimo 15 Dicembre almeno, quando i trustee avranno più chiare le idee sulla validità delle offerte più vantaggiose (non migliori) per i disponenti, nel rispetto del diritto alla riservatezza per la quale, gli offerenti da atto notarile, sembrerebbero essere costretti a versare una caparra iniziale da recuperare entro un anno in caso di mancato buon esito della procedura concorsuale, per evitare la diffusione al pubblico di notizie in merito alla cessione

Tutto è nelle mani dei trustee ma fino al 31 dicembre giorno in cui, se ci sarà un preliminare da perfezionare nei successivi 45 giorni, scadrà il mandato degli stessi a vendere con la palla che ripasserà di nuovo ai disponenti, i quali, con gli offerenti risultanti assegnatari della vendita, dovranno procedere alla benedetta firma di passaggio all'insegna, finalmente,  del definitivo e trasparente taglio netto con il passato.