Gian Piero Ventura, tecnico della Salernitana, rilascia alcune dichiarazioni ai microfoni della stampa alla vigilia della trasferta di Venezia: Sul Venezia: "Il Venezia per come l’ho vista io è una buona squadra, una classica formazione di B che fa intensità ed è organizzata. Una bella verifica domani, una delle tante. Andiamo a vedere se siamo migliorati, la nostra continuità e la nostra convinzione. Ci saranno dei pezzi di partita in cui dobbiamo migliorare, come con il Frosinone dove nel secondo tempo abbiamo fatto meno bene del primo. Abbiamo margini mostruosi di miglioramento, lo dico sempre in prepartita. Stiamo pagando il fatto che sei sette giocatori non li abbiamo mai avuti e alla fine paghi, tutti hanno bisogno di rifiatare. Infatti Cicerelli gli farà anche bene stare qualche giorno a riposo. Nel calcio si migliora attraverso il lavoro e attraverso anche momenti negativi: bisogna imparare dalle difficoltà". Su Dziczek: "Dziczek si sta avvicinando all’esordio, tutte le volte che c’è una sosta io non lo vedo mai e quindi questo aspetto è penalizzante. Ora sta con noi, bisogna dargli l’opportunità di giocare. Lui è un ragazzo giovane. Ho ritrovato Maistro maturato, se posso usare questo termine. Karo invece era già abituato alla convocazione, è un professionista ma rispetto a Maistro era già abituato alla convocazione". Sulla situazione infortunati: "La situazione è rimasta più o meno invariata, in questo momento sono fuori Billong e Cicerelli. Poi Cerci ha avuto un piccolo intoppo e non ci sarà domani, ma sicuramente recupererà per la prossima mentre Lombardi e Jallow sono aggregati e hanno ripreso: chiaramente hanno bisogno di tempo per riprendere la condizione, ma sono utilizzabili".  Sulle parole di Lotito e sulla competitività dell'organico: "È una domanda dalla difficile risposta. Non ho mai affrontato questo problema con Lotito o con voi. Dal primo giorno ho sempre detto che abbiamo azzerato, nel 99% dei casi, la negatività dello scorso anno e abbiamo iniziato a costruire qualcosa di duraturo. Abbiamo parlato di obiettivi, di dare una nuova immagine alla Salernitana e riportare la gente allo stadio. Nel calcio si vive di parole, di proclami. Io punto su idee ben precise. Spero siano vere le cose, è prematuro però ora parlarne". Sull'assenza di un attaccante rispetto alle big: "Questo si ricollega alla domanda precedente, la risposta è uguale. Il nostro obiettivo è quello detto prima e non lo ripeto. Costruire qualcosa, riportare la gente allo stadio. Ci sono poi gli obiettivi individuale dei calciatori giovani con l'ambizioni di arrivare in alto. Ambizione di rinnovare il contratto, ambizione di sentirsi protagonisti rispetto alla carriera fatta finora. Questi sono i nostri obiettivi. Non possiamo pretendere altro. Djuric non ha fatto 25 gol, non puoi pretenderli. Le caratteristiche di Djuric ci metti la capacità di migliorarsi. Jallow è diverso da Djuric e da Giannetti. Quando avremo tutti, ci sarà la possibilità di sfruttare il potenziale. Non possiamo parlare di numeri con Coda o con altri, non ha senso". Sulla coppia d'attacco: "Gioca Giannetti con Djuric. Jallow sta lavorando, è in grado di fare un pezzo di partita ma non 90'". Sui calciatori rimasti durante la sosta: "È una bella domanda. Quando parliamo di crescita parliamo di mentalità e maturità. Sono cose astratte ma importanti. Abbiamo giocato la prima partita contro il Catanzaro e poi una partitella il giovedì con una prestazione non ottimale. Poi c'è stata la sosta con la sconfitta del Benevento. La sosta serve per recuperare energie fisiche e nervose e per infondere determinazione. Una delle verifiche della partita di domani è proprio questa. Per una squadra che non mi ha mai deluso. Non puoi passare dal salvarti tre anni consecutivi con due playout con la testa della classifica. Bisogna essere graduali". Sugli allenamenti: "Mi sono arrabbiato perché il campo non ci permette di giocare. Dobbiamo trovare una soluzione. Non mi sono arrabbiato sul poco impegno, anzi c'è tanto impegno da parte dei ragazzi". Sulla tappa Venezia e lo spartiacque rispetto alla scorsa stagione: "Non ho percepito nulla rispetto alla scorsa stagione. Venezia è una tappa importante per i motivi appena detti. Quello deve essere il passato, non da dimenticare ma resta lì. Neanche una parola su quello. Sui miei ricordi di Venezia? Avevo un sacco di capelli. Un'annata straordinariamente positiva, abbiamo perso la Serie A perché mi hanno tolto 2-3 punti a tavolino. Ricordi assolutamente piacevoli, sportivi e non". Sul blocco difensivo: "Dietro abbiamo dei giovani estremamente interessanti. Esempio Pinto, non ha mai giocato ma è una sorpresa. È giovanissimo ma ha voglia di realizzarsi e sta facendo passi da giganti sul piano della crescita. Finché la salute assiste a questi tre, non si cambia e diamo continuità. Discorso che vale anche per gli altri ruoli". Sulla posizione di Kiyine: "È un buon giocatore, può giocare in più ruoli. È di proprietà della Lazio e l'obiettivo del calciatore è quello di tornare a giocare in Serie A. Nella Lazio da esterno ha la possibilità di realizzarsi perché ha una lettura di campo diversa da interno. Grande disponibilità anche in altri ruoli".