Il giornalista de La Gazzetta dello Sport, Nicola Binda, è intervenuto telefonicamente ad «Assist, oltre il 90°», trasmissione in onda ogni martedì sera da Armando Iannece. Di seguito le sue principali dichiarazioni. Sulla Salernitana in piena zona playoff: "Aspettarsi qualcosa era difficile perché è un campionato aperto a tante soluzioni, fare previsioni era difficile. Ad oggi, visti i valori degli organici in campo, credo che la Salernitana stia facendo più del previsto. Sta andando oltre , sta facendo meglio di squadre più attrezzate. È una nota di merito: singolarmente non ha valori eccelsi ma messi insieme questi giocatori stanno facendo un campionato importante, da applaudire". Se questa Salernitana può centrare i playoff:"In giro ci sono squadre con valori superiori e che hanno più soluzioni, con rose più ricche e con più alternative rispetto alla Salernitana. Squadre che, dalle premesse, si rinforzeranno tanto. Auguro alla Salernitana e al gruppo di Ventura di continuare a render così Stanno dando il massimo: o si continua così facendo l'impresa oppure c'è bisogno di maggiore qualità dal mercato". Sui settori da migliorare:"In mezzo al campo serve un po' più di qualità. Faccio un esempio: c'è un giocatore simbolo che è Maistro. È un ragazzo che viene dalla Serie C ed è una rivelazione, sta facendo ottime cose. È un giocatore segnato sui taccuini delle società di Serie A perché è un elemento che sta disputando un ottimo campionato., pensare che un ragazzo che viene dal basso, al primo anno in Serie B e che possa rendere così per 38 però vorrebbe equivalere a dire che si tratta di un fenomeno. Se ci fosse un calciatore che possa sostituirlo o affiancarlo a centrocampo, sarebbe meglio. Anche in difesa non mi ha dato l'impressione di squadra rocciosa, granitica. È vero che ci sono stranieri sconosciuti che si sono affacciati e possono migliorare, crescere. Però, un'alternativa in più sarebbe utile". Sul momento di Cerci:"L'ho vinto nella partita contro il Frosinone. È la stessa cosa che sta succedendo a Crotone con Maxi Lopez. Non dubito sulla professionalità di questi giocatori che hanno giocato ad altissimo livello. Però, obiettivamente non è concesso che riesci in poco tempo ad acquisire la forma migliore. Quindi, questo è un brutto segnale. Chissà che magari proprio Cerci, al massimo della condizione, non sia l'acquisto di gennaio. Non deve demotivarsi, non deve smontarsi e deve continuare a lavorare per migliorare. Il Cerci visto in questi frangenti è lontano parente dal Cerci visto in passato". Sulla multiproprietà e le parole di Gravina:Se Lotito dovrebbe porsi il problema, se lo porrà volentieri perché vorrebbe dire avere una società che da incassare 4/5 milioni come adesso passa ad incassarne 30/40. È uno scenario che tutti dovranno affrontare".Sui possibili investimenti di Lotito a gennaio:se a gennaio s'intravede la possibilità di provarci, credo che la società farà qualcosa. Non bisogna farne una colpa ad un presidente se non fa la squadra per vincere. Non mi sento di buttare la croce addosso ad un presidente nelle condizioni attuali dell'Italia. È già tanto quello che si fa senza dimenticare da dove si viene, il passato, il momento buio. Essere un punto fermo della Serie B, l'anno scorso mantenuto per il rotto della cuffia, deve essere un punto di partenza. Poi il tifoso che vuole sempre di più lo capisco. Ma siamo in Italia, accusare i presidenti sugli investimenti quando c'è la crisi mi sembra ingeneroso". Non mi sento di buttare la croce addosso ad un presidente nelle condizioni attuali dell'Italia. È già tanto quello che si fa senza dimenticare da dove si viene, il passato, il momento buio. Essere un punto fermo della Serie B, l'anno scorso mantenuto per il rotto della cuffia, deve essere un punto di partenza. Poi il tifoso che vuole sempre di più lo capisco. Ma siamo in Italia, accusare i presidenti sugli investimenti quando c'è la crisi mi sembra ingeneroso". Non mi sento di buttare la croce addosso ad un presidente nelle condizioni attuali dell'Italia. È già tanto quello che si fa senza dimenticare da dove si viene, il passato, il momento buio. Essere un punto fermo della Serie B, l'anno scorso mantenuto per il rotto della cuffia, deve essere un punto di partenza. Poi il tifoso che vuole sempre di più lo capisco. Ma siamo in Italia, accusare i presidenti sugli investimenti quando c'è la crisi mi sembra ingeneroso".