Salernitana, una città intera col fiato sospeso: appello per un maxischermo in Piazza della Libertà in vista del ritorno playout a Frosinone
Un’occasione per unire il popolo granata in un’unica voce

Salernitana, una città intera col fiato sospeso: appello per un maxischermo in Piazza della Libertà in vista del ritorno playout a Frosinone
Un’occasione per unire il popolo granata in un’unica voce
Manca sempre meno al doppio confronto decisivo tra Salernitana e Frosinone, valido per i playout di Serie B, che decreterà chi tra le due formazioni riuscirà a mantenere la categoria. Il primo atto è in programma lunedì 19 maggio alle ore 20:30 allo stadio Arechi, mentre la gara di ritorno si disputerà sette giorni dopo, lunedì 26 maggio, allo stadio “Benito Stirpe” di Frosinone.
La tensione è già palpabile in città. I tifosi granata si stanno preparando a sostenere la squadra in quello che può essere definito senza retorica “l’appuntamento dell’anno”. E se da un lato è previsto il pienone allo stadio Arechi per l’andata, dall’altro sorge spontanea una riflessione per il ritorno in terra ciociara: non tutti potranno permettersi la trasferta, né per motivi economici né per questioni logistiche. Inoltre, la capienza ridotta del settore ospiti e il numero limitato di biglietti disponibili renderanno impossibile la presenza di tanti salernitani.
È proprio per questo che prende sempre più forza l’idea – anzi, l’appello – rivolto al Comune di Salerno affinché venga allestito un maxischermo in Piazza della Libertà. Uno spazio ampio, simbolico e accogliente, che ben si presterebbe a ospitare in sicurezza e serenità centinaia, se non migliaia, di sostenitori granata desiderosi di vivere insieme un evento che va ben oltre il semplice contesto sportivo.
Non sarebbe solo una questione di tifo, ma un gesto di unità, di identità cittadina, di partecipazione emotiva. Una comunità che si stringe attorno ai propri colori, che condivide gioie e paure, che soffre e spera insieme. Piazza della Libertà, con un maxischermo ben organizzato, potrebbe diventare teatro di una notte indimenticabile: quella della salvezza.
Le istituzioni non possono restare indifferenti. In un momento tanto delicato, servono scelte concrete e tempestive. Organizzare la visione pubblica della gara a Frosinone rappresenterebbe non solo un segnale di vicinanza alla tifoseria, ma anche un modo per rafforzare il legame tra squadra, città e territorio. L’organizzazione è possibile, con il giusto impegno e la collaborazione di tutti gli enti coinvolti.
Salerno ha bisogno di credere, di lottare, di sperare. E ha bisogno di farlo insieme. Perché la Salernitana non è solo una squadra: è un sentimento collettivo che si trasmette da generazioni. Ora più che mai, serve dimostrarlo.