Sconfitta dolorosa per la Salernitana, che cade contro una Cremonese in grande difficoltà facendo segnare un nuovo passo indietro sul piano del gioco dopo i segnali di lieve ripresa fatti registrare contro l'Entella. Al 49' un altro schema cervellotico da calcio di punizione a favore della Salernitana innesca un contropiede pericoloso della Cremonese, con Ravanelli che viene chiuso in corner da Gondo. Sugli sviluppi dell'angolo, viene segnalato un tocco di mano fuori area di Jallow che non c'era. La conseguente punizione di Mogos è senza esito. Mastodontica tripla occasione per la Salernitana al 53': prima Gondo si fa ipnotizzare da Agazzi, poi Kiyine e Lombardi trovano i salvataggi sottomisura dei difensori della Cremonese. È l'episodio che scuote la Salernitana, che nei minuti immediatamente successivi tiene meglio il campo. La Cremonese, però, è ancora in partita: al 63' Ciofani sfiora la rete della settimana con una girata di destro su cui Micai non avrebbe potuto nulla. Al 68' una svirgolata di Jaroszynski innesca Kingsley, il cui destro da buona posizione non impensierisce Micai, che mette coi pugni in angolo. Al 70' arriva il primo cambio di Ventura, con Jallow che lascia il campo a Giannetti. Al 73' arriva la doccia gelata: il traversone da destra di Mogos viene smanacciato male da Micai, probabilmente ostacolato da un Ceravolo in posizione di partenza decisamente dubbia, e convertito in rete da Ciofani. La Salernitana reagisce nell'immediato ma la Cremonese sfiora di nuovo il gol, ancora col suo numero 9. Al 76' arriva il secondo tempo: Cicerelli rivede il campo, a fargli spazio è Lombardi. La Salernitana si riversa in avanti con generosità, e anche un po' di confusione, per centrare il pareggio. I 5 minuti di recupero partono, e di fatto si concludono, con una punizione dalla trequarti di Kiyine prima spizzata da Di Tacchio e poi toccata da Terranova, che rischia - ma neanche troppo - l'autogol. La Salernitana manca l'aggancio al secondo posto e cade di nuovo in trasferta. Adesso ci sarà una sosta per leccarsi le ferite e cercare di ripartire.