Salernitana, la rinascita passa dal mancino di Villa: l’ex Padova è già il perno insostituibile nello scacchiere di Raffaele
Quattro assist, un gol pesante e l’intuizione perfetta di Faggiano sul mercato
Un acquisto a parametro zero che oggi profuma di colpo da maestro. Luca Villa, classe 1999, esterno mancino di Segrate, è diventato in poche settimane l’uomo simbolo della Salernitana di Giuseppe Raffaele. Voluto con decisione dal direttore sportivo Daniele Faggiano, arrivato in granata dopo la promozione conquistata col Padova, Villa si è imposto come pedina imprescindibile della Bersagliera.
La sua duttilità tattica ha già fatto la differenza: schierato da esterno sinistro naturale, adattato sull’out opposto e persino impiegato da mezzala, il laterale ha sempre garantito intensità, corsa e un sinistro capace di incidere in ogni contesto. Raffaele non ha esitato a considerarlo un punto fermo della squadra, e i numeri confermano la bontà della scelta.
Nelle ultime due stagioni con la maglia del Padova, Villa ha collezionato 68 presenze e 4 gol in Serie C. Un bagaglio di esperienza importante che lo ha reso subito pronto a calarsi nella nuova realtà granata. L’impatto con la Salernitana è stato devastante: quattro assist vincenti già messi a referto lo proiettano in vetta alla speciale classifica del girone C, insieme a Esposito (Picerno), Lamesta (Benevento), Maggio (Crotone) e Chiricò (Casarano).
Le ultime giocate sono state autentici colpi di classe. Contro il Cerignola, il cross calibrato per Tascone ha chiesto soltanto la deviazione vincente; a Casarano, invece, un pallone arcuato perfetto sul secondo palo ha permesso a Quirini di firmare al 95′ il gol del pareggio, una zampata che ha pesato come una vittoria per il morale della squadra. Non solo assist però: a Cosenza, il suo mancino ha trovato la rete che ha rimesso in piedi una sfida poi vinta con la zampata di Inglese.
Corsa, generosità, coraggio e qualità balistica. Villa rappresenta oggi il fulcro dello scacchiere tattico di Raffaele, il giocatore che con le sue accelerazioni e i suoi cross spacca le partite. L’unico momento di difficoltà è arrivato con il problema alla schiena che lo ha costretto ad alzare bandiera bianca a Cosenza, e in parte nel finale col Cerignola, ma la sua importanza è tale che ogni volta che manca si percepisce immediatamente.
In un’estate in cui il mercato granata ha vissuto momenti complessi, l’intuizione di Faggiano di portare a Salerno un profilo come Villa a parametro zero dal Padova si sta rivelando la vera mossa vincente. La Salernitana ha trovato un esterno moderno, capace di unire quantità e qualità, già leader silenzioso e insostituibile.
Se il progetto di Raffaele ha preso subito quota, gran parte del merito va anche a Luca Villa, il mancino che ha saputo trasformare un’occasione di mercato in una certezza assoluta.