Il derby è nell'aria, tra qualche ora il fischio di inizio di Salernitana-Napoli si concretizzerà. La squadra azzurra non ha bisogno di presentazioni, basti parlare del connubio composto dal primato condiviso con il Milan a ventotto punti e il miglior inizio di campionato della storia della compagine partenopea, con nove vittorie e un solo pareggio contro la Roma all'Olimpico. Luciano Spalletti è subentrato sulla panchina napoletana a Gennaro Gattuso, nello scorso mercato estivo. Il tecnico ex Inter e Roma è un credente del 4-2-3-1, modulo modificato nel corso del match nelle diverse fasi di manovra. Il Napoli tende ad essere padrone del gioco, sono molte le occasioni in cui predilige la fase di possesso, durante la quale l'assetto tattico si trasforma in un 4-3-3 esaltando le qualità di Insigne, Lozano e Politano che possono risultare determinanti in zona assist e gol. Il centrocampo è composto da tecnica e fisicità, grazie all'equilibro portato da Anguissa, acquistato nella scorsa finestra di mercato dalla Premier League. Lavoro tra le linee per uno tra Zielinski ed Elmas, mentre un Fabian Ruiz rimesso in condizione di rendere al meglio svaria tra il centrocampo e la trequarti, allargando verso i due terzini, sempre alti, o cercando la conclusione diretta verso la porta. Attenzione al mancino dello spagnolo. I due centrali saranno Koulibaly, bisognoso di poche presentazioni, e Rrahmani, autore di uno splendido inizio di torneo e vera sorpresa di questo Napoli. In porta dovrebbe piazzarsi Ospina, mentre peserà sicuramente l'assenza del centravanti Victor Osimhen, capace di fare reparto da solo. L'attaccante nigeriano sarà sostituito non da uno qualunque, ma da Dries Mertens, il belga è da poco rientrato da un lungo stop ed avrà sicuramente tanta fame e voglia di tornare al gol. Resta comunque il miglior marcatore della storia azzurra.

Il Napoli inizia a comporre le azioni dal basso, soprattutto partendo dai piedi dell'esperto centrale Koulibaly che se non pressato e lasciato libero di girovagare con la sfera, si concede il lusso di arrivare fino al reparto avanzato, dove la spinta dei terzini permette al senegalese di scaricare la palla sugli esterni. La corsia più utilizzata è quella di Lorenzo Insigne, il numero ventiquattro è abile tecnicamente e permette di velocizzare i ritmi della fase offensiva. Attenzione all'ormai marchio di fabbrica tiro a giro e al cambio gioco a tagliare le difese, con il suggerimento all'altro esterno di fascia, uno tra Lozano e Politano. Attenzione al trequartista, solitamente volto a non dare punti di riferimento agli avversari che può creare molte difficoltà, attraverso gli inserimenti alle spalle dei difensori. 

Il punto chiave può passare tra i piedi di Dries Mertens, il belga può rappresentare la sorpresa tattica di giornata, rimpiazzando l'infortunato Osimhen. Attenzione alle trame costruite attraverso gli uno due con il trequartista e i passaggi filtranti volti a promuovere gli inserimenti degli esterni. Il gioco offensivo con Mertens falso nueve potrebbe variare. La Salernitana ha avuto poco tempo per prevenire questa situazione, preparando la parte difensiva sulla titolarità dell'attaccante nigeriano.