Altro passo indietro per la Salernitana, uscita sconfitta per la seconda volta consecutiva in trasferta ad opera di un Pisa generoso ma tutt'altro che trascendentale. Morbido l'approccio, a tratti quasi svogliato, la compagine allenata da Ventura ha sofferto la maggiore verve degli avversari non riuscendo ad imporre il suo gioco, svegliandosi quando ormai era troppo tardi. Perché al di là delle assenze, ed al netto delle carenze strutturali a centrocampo ed attacco, la Salernitana ha mostrato il fianco ad un avversario apparso nel complesso più debole ma più determinato ad acciuffare i tre punti che mancavano all'Arena Garibaldi da ben sei giornate. Ma la sconfitta, che ci può stare, potrebbe anche rappresentare il  male minore se non fosse che, prestazioni alla mano, da un mese a questa parte la compagine granata sta mostrando una notevole flessione sul piano del gioco. Ed è  questo è il campanello d'allarme più preoccupante. Un tempo contro il Frosinone, trenta minuti contro il Perugia ed appena venti a Pisa, quella che era l'arma migliore di Ventura si sta pian piano inceppando. Quali i motivi? Facendo un bilancio di queste prime dieci giornate di campionato appare evidente che per conquistare punti, rimanendo così in zona play off, la Salenitana deve giocare sopra ritmo, al massimo delle sue potenzialità. Ergo, gli esterni devono spingere con continuità, Di Tacchio dovrebbe garantire imprevedibilità di gioco, le punte, a turno, dovrebbero colpire al momento opportuno. Questo, al momento, non sta avvenendo, o quantomeno non come nelle prime giornate di campionato, e non disponendo di grande qualità dalla trequarti in su', e con una difesa non sempre solidissima, se cala d'intensità la Salernitana soffre. Chiaramente, a seguito dei tanti infortuni occorsi in questo mese e mezzo, con pochi ricambi a disposizione, non sempre è possibile viaggiare a mille. Nè tantomeno, appare utile in questa fase attivare il Tribunale dei processi. La classifica è ancora corta al punto che basterebbe la sola vittoria contro l'Entella per portarsi nuovamente nei primissimi posti di classifica. Ma servirà, innanzitutto, un cambio di rotta da parte della squadra. Più cattiveria agonistica, e perché no anche una maggiore "cazzimma" in certi momenti della gara. Sperando nel recupero degli infortunati e, soprattutto, sulle capacità di Ventura di spingere la società granata ad intervenire con decisione al mercato di gennaio laddove appariranno fondamentali almeno due/tre elementi di comprovato spessore per puntare, Lotito docet, ai primissimi posti in graduatoria. Amen!