La Salernitana riparte da un volto noto del calcio italiano. Dopo mesi turbolenti e due retrocessioni consecutive che hanno lasciato segni profondi, il club granata ha deciso di affidare il progetto di ricostruzione a Daniele Faggiano, che assume ufficialmente l’incarico di direttore sportivo con un contratto biennale.

È una scelta di sostanza, non di facciata. Faggiano arriva con l’identikit ideale per affrontare una fase così delicata: esperienza, conoscenza profonda delle dinamiche dei campionati professionistici e una capacità già dimostrata di risollevare realtà in crisi. Non è un nome da copertina, ma uno di quelli che conoscono le fondamenta del calcio e sanno dove e come intervenire per ricostruire una squadra credibile, competitiva e ambiziosa.

In tempi piuttosto celeri è attesa anche la conferenza stampa di presentazione, durante la quale verranno chiariti gli obiettivi a breve e lungo termine. Di certo, la missione è chiara: riportare la Salernitana in Serie B, ridare fiducia a una tifoseria stremata e ricucire un rapporto con la città che negli ultimi tempi si è incrinato pericolosamente.

Dopo tante parole, ora servono i fatti. E la scelta di Danilo Iervolino va proprio in questa direzione: meno proclami, più contenuti. La Salernitana ha bisogno di concretezza, programmazione e uomini capaci. Faggiano, oggi, rappresenta tutto questo.