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Di Ennio Carabelli

1, 22, 19:  proprio così, signori: diamo i numeri

Il 31 Dicembre la Salernitana ha scritto la liberazione dal medioevo calcistico tagliando i ponti con un passato che, in futuro, potrebbe far svelare ancora di più di quanto fatto vedere sul rettangolo verde.

Il 22, Maggio, invece, sarà la data da ricordare tra le pagine chiare e mai ingiallite di un pezzo di ritorno al futuro, da spulciare ogni qualvolta si intenda ripercorrere il passato ricordandosi del capitolato denominato la "Svolta"

Già perchè a chiudere il tris granata di date da onorare ogni volta che ne cadrà la ricorrenza, ci sarà il 19 Giugno anno di nascita a seguito di una rinascita calcistica avvenuta tutta a cavallo tra il 2021 e 2022.

Ieri si è fatta la storia. domani si farà la poesia calcistica: a cantare e portare in alto un tridente da paura composto dalla competenza di Walter Sabatini e dalla lungimiranza ed alto tasso di competitività di un vincente (nella vita) e fortunato patron Danilo Iervolino (riuscito a salvarsi con appena 31 punti in seria A, record assoluto).

Alle spalle come un vademecum da portare sempre con se, un fardello di umiliazioni calcistiche, bugie, provvedimenti ad personam condite da quell'omertà che ha sancito l'omicidio della passione popolare con la regressione del progetto calcistico al netto della scalata nel professionismo.

Già perchè chi è stato osannato come "la società che non abbiamo mai visto", in pochi mesi rappresenta una fetta di storia già superata in pochi mesi.

Proprio così:la serie A conquistata e mortificata dal "trust farsa" di Lotito e gli "amici di merenda", ha inibito Salerno, vittima di se stessa nel potere godere di un evento ludico dopo 23 anni di depressione, fallimenti e galleggiamento garantito.

Si perdeva anche quando si vinceva.

Ieri si è vinto, perdendo la partita più importante per effetto delle disavventure altrui: tutto il contrario di quanto accaduto a Piacenza in cui la Salernitana è stata vittima di un complotto ordito ai suoi danni con l'Udinese in vacanza in favore del Perugia assunta a partner sull'altare del Milan per la vittoria dello scudetto.

Il calcio dà, il calcio toglie: ma è anche in grado di riprendersi le vittorie che siano espressione di momenti istantanei, causali non prefigurati e fortemente voluti.

Salerno in una notte ha recuperato tutto, facendo la storia: già perchè la società che non si era mai avuta, quella per la quale si è boicottato l'ippocampo pur di tifare per Biancolino, non è riuscita (e non avrebbe mai potuto farlo) a riscrivere ed aggiornare i libri di vita calcistica della benemata. rimasti fermi a quel 24 maggio di 23 anni fa.

Da allora Salerno chiedeva di poter chiudere i ponti con il passato e riparitre con sguardo volto oltre il proprio naso senza accontentarsi di usurato sicuro.

Iervolino con l'istant Dream, guidato dall'uomo della Provvidenza Nicola e dall'homo sapiens Sabatini, è riuscito lì dove altri si erano fermati: confermando la Salernitana in serie A. Tutto ciò che con Lotito (enrico,vero e reale presidente del club granata) non si poteva neanche sperare dopo la farsa dell'iscrizione "sotto mentite spoglie" a mezzo trust (ultimo atto di sfida verso Salerno ed i suoi tifosi).

In una serata in cui si sono chiusi i ponti con il passato, sul carro dei vincitori saliranno tutti, ma proprio tutti anche i servi dell'informazione, quelli per i quali il "cavalluccio a dondolo" poteva essere sacrificato per l'ingaggio dei calciatori da usurato sicuro.

Da Istant Flop a Istant dream il passo è stato breve, ma la storia, quella reale, ora la Salernitana ha l'opportunità dopo averla rimodernata, di riscriverla senza preclusioni e con una società libera di sognare e far sognare.

Tutto all'insegna della normalità e della libera dignità: tutto insieme, tutto in una notte magica come una finale dei mondiali perchè il meglio deve ancora venire, grazie a chi, cara Salernitana, ha sempre lottato per vederti semplicemente, volare...