La Salernitana è progetto e investimento. Queste sono sempre state le premesse del presidente Danilo Iervolino, che non si ferma a costruire soltanto la prima squadra. Infatti, questa mattina presso il Gruppo Noviello, la stessa società granata ha voluto presentare il progetto del settore giovanile. Un progetto che nasce dall'idea di Stefano Colantuono, che sarà affiancato da una serie di figure professionali per far sì di costruire un vero e proprio modello.

La conferenza stampa parte con l'introduzione dell'amministratore delegato Milan, che spiega e tocca le tematiche del nuovo progetto della Salernitana. "Voglio ringraziare il Gruppo Noviello, che dimostra la vicinanza non solo come sponsor ma come partner a 360°. Ringrazio la comunicazione della Salernitana, Mara e Gianluca, che ha lanciato un ottimo messaggio di un club che vuole ben strutturarsi all'interno della comunità. Questa è una giornata topica per noi, tempo fa mi si chiedeva il progetto del settore giovanile e questa proprietà ha abituato tutti ad essere abbastanza pragmatica, tuttavia abbiamo lavorato in silenzio e volevamo chiarirci in primis noi stessi su questo progetto. Noi abbiamo individuato nella figura del professionista Stefano Colantuono la guida giusta per avviare e progettare al meglio questa iniziativa. Abbiamo identificato anche la figura di un tutor, che deve seguire i ragazzi al di fuori della vita calciastica, e altri due professionisti che elencherà successivamente Colantuono. C'è un altro pezzo ancora in costruzione, quello dell'academy e qui, l'avvocato Fimmanò, seguirà le affiliazioni su tutto il territorio nazionale, specialmente qui al sud Italia. Abbiamo già fatto dei primi test, ovviamente non ci possiamo fermare qui, partiremo in maniera concreta nei prossimi mesi, questo sarà un progetto che avrà la sua giusta evoluzione e punta ad averla da qui a un anno. Ultima battuta, ho trovato un grande professionista in Colantuono, quando ci siamo parlati mesi fa, abbiamo avuto un dialogo in sintonia, capendo la portata di quello che volevamo fare e mi ha accompagnato per mano a realizzare quello che vedrete in pochissime settimane, portando inoltre a Salerno i migliori professionisti che questo settore potesse avere".

Ed ecco l'intervento di Stefano Colantuono. "Ringrazio la proprietà, il presidente Iervolino, l'amministratore delegato Milan e Mara Andria. Queste sono tre figure essenziali anche per l'avvio di questo progetto, loro mi hanno dato carta bianca sulla conformazione dell'idea che avevo in testa per la strutturazione di questo settore giovanile. Stiamo cercando di formare qualcosa di importante, ci vuole del tempo ma siamo partiti forti. Posso contare su uno staff di estremo valore, vi dico che siamo alla ricerca anche di un'altra figura, il capo scouting che coordinerà tutti gli osservatori per quanto riguarda le partite da andare a vedere. Siamo pronti e ho chiesto ai miei collaboratori di lavorare in silenzio, dobbiamo diventare trasparenti e non amiamo assolutamente le vetrine, penso che stiamo costruendo un lavoro molto interessante. Ci sono in tutto otto squadre e tre femminili. Ci sono altre figure che mi hanno supportato, Viviana è stata una grande collaboratrice dal punto di vista logistico, abbiamo dovuto ospitare tantissimi ragazzi, ci tenevo a mettere in risalto le figure di Lorenzo Rubinacci e Armando Fucci, questi sono professionisti da prima squadra e sono contento che hanno accettato questo progetto".

A seguire, una breve parentisi per Rubinacci e Fucci. "Ringrazio la società per aver puntato su di me, siamo qui per costruire un modello. Un allenatore deve costurire l'identità di una squadra, il gioco e le trame offensive. Noi, invece, abbiamo il compito di costruire un modello, istruire, formare e addestrare. Abbiamo una grande responsabilità, costruiremo e miglioreremo il talento del territorio, non sbaglieremo mai il quotidiano perché è il quotidiano che fa la differenza, questo è quello che non dobbiamo sbagliare".

"Ringrazio il presidente e tutta la società ed è stato Colantuono a volermi coinvolgere in questo progetto. E' stato un colpo di fulmine entrare a farne parte, il calcio è cambiato, io sono un uomo di campo e un ricercatore e la vecchia figura del preparatore atletico si è evoluta. Il mio compito è quello di creare un metodo, che deve essere un laboratorio invidiato da tutta l'Europa. Non è presunzione, ma la consapevolezza dei propri mezzi".

Infine, conclude Luca Fusco, storico capitano della Salernitana. "Ringrazio la proprietà tutta e l'allenatore Stefano Colantuono. Per me è gratificante, essendo di Salerno, sono tornato a casa dopo un esilio forzato. Lavoreremo con professionisti seri, siamo tutti amici e siamo un bel gruppo, per noi questo è un grandissimo coinvolgimento. Sono onorato di poter rappresentare la Primavera, lo ripeto, portare l'ippocampo sul petto deve essere motivo di orgoglio e di grande appartenenza. Ripeto, bisogna essere grandi educatori e far crescere i ragazzi dal punto di vista dell'educazione. Queste sono tematiche delicate, dobbiamo mettercela tutta sotto tutti i punti di vista".