Ecco le parole del tecnico della Salernitana Paulo Sousa alla vigilia della sfida contro il Lecce, in programma allo stadio "Via Del Mare" domani sera alle ore 20:45:

"Non ho voglia di ripetermi sul discorso mercato, la mia analisi sarà fatta dopo quella del DIrettore. Sui nuovi anche ho già parlato, hanno bisogno di un periodo di integrazione, molti non parlano ancora italiano. Dobbiamo avere pazienza per cercare di integrarli il prima possibile. C'è Cabral che sicuramente conosce la Serie A meglio degli altri. Già contro l'Udinese durante la partita abbiamo sistemato la squadra tatticamente in maniera diversa, credo che questa cosa succederà ancora durante il corso della stagione. La crescita ci deve essere sempre, per farla a livello collettivo bisogna farlo anche a livello individuale".

"Martegani è entrato in una partita dove i nostri avversari erano calati in freschezza, le distanze tra i loro reparti erano aumentate. Credo che lui sia stato acquistato per giocare in una linea più bassa, io non lo vedo ancora così, penso che lui abbia bisogno di molto più tempo per conoscere i tempi di occupazione dello spazio e le dinamiche delle tue transizioni. E' un giocatore che sicuramente si adatterà perchè per indole sua: gli argentini hanno grinta, fame, sono pronti per dare tutto alla squadra come sta facendo anche lui".

"Ikwuemesi è un ragazzo che ha molta voglia di mettersi in gioco, ha delle caratteristiche diverse dai giocatori che abbiamo in rosa. Ci stiamo lavorando su, avrà il suo minutaggio. Anche per mancanza di alternative, avrà il suo spazio".

"Il Lecce con D'Aversa sta facendo molto bene, sia a livello di organizzazione che a livello mentale, con due rimonte contro due squadre che lottano per l'Europa. Sul piano dell'aggressività è stata una delle migliori squadre dello scorso campionato. Non ha mai concesso così tanto tempo agli avversari per costruire dal basso e sono anche migliorati a livello di costruzione. Faccio i complimenti a Corvino, che ho già conosciuto a Firenze. Hanno vinto il campionato Primavera con giocatori già inseriti in prima squadra e sono anche settimi a livello di abbonamenti allo stadio".

"A Firenze il 4-2-3-1 era soprattutto in fase di non possesso, a livello offensivo giocavo diversamente, ma in ogni caso il modulo non è importante. Mi piace sempre costruire superiorità numerica, noi abbiamo avuto un'evoluzione rispetto al passato sotto questo aspetto. Lavoriamo su questo, la costruzione del gioco per noi è fondamentale. Tchaouna è un mancino abituato a giocare alto a destra con la protezione di un terzino dietro. Ha fisicità, deve migliorare tanto sotto altri aspetti. Il calcio francese è molto diverso da quello italiano, ma vedo un ragazzo con molta voglia".