Anche dopo una prestazione abbastanza cupa della truppa granata al Franchi di Firenze, una piccola pillola statistica potrà essere in grado di portare il sorriso ai tifosi della Salernitana, i quali hanno visto soccombere il cavalluccio 2-1 contro i Viola. Infatti, dopo il fischio finale del match, Pasquale Mazzocchi entra di diritto in un primato speciale di tutta la Serie A. L'esterno campano detiene il record come giocatore con più dribbling riusciti, ben 20, precedendo giocatori del calibro di Leao, Deulofeu e Kvaratskhelia. 

Il giocatore granata è stato schierato ieri sera ancora sull'out sinistro come esterno a piede invertito, lasciando la fascia destra a Candreva. Pasquale si é sempre contraddistinto per la sua attitudine di adattarsi a qualsiasi ruolo venga schierato in campo, anche se giocando a piede invertito è chiaro che possa perdere tempi di gioco; quando invece ha avuto possibilità di essere schierato nella sua posizione naturale a destra, egli ha sempre mostrato le sue caratteristiche di puntare sempre l'uomo in fase di propulsione e cercare l'affondo in profondità tale da servire cross in area di rigore. In fase di non possesso, la crescita esponenziale nel saper scalare per le diagonali è un fattore importante da sottolineare, considerando che l'esterno nasce come terzino fluidificante, mentre con Davide Nicola egli ricopre la posizione di quinto di centrocampo; quindi la sua attitudine nell'eseguire le scalate in fase di non possesso per chiudere le diagonali è un aspetto che fa di Pasquale un giocatore assolutamente malleabile a seconda delle differenti situazioni di gioco. Quando collocato sul lato destro, quindi di piede naturale, Pasquale ha trovato un'ottima sintonia con Candreva schierato da mezzala offensiva, come ben ricordiamo l'assist servito ad Antonio all'Olimpico contro la Lazio per il momentaneo 1-1. Entrambi i giocatori sono abili ad aggredire gli spazi e sapersi sovrapporre, creando cosi un tendem micidiale in virtù delle  caratteristiche di Mazzocchi da cercare sempre di puntare l'uomo e superarlo cosi in velocità e con ottime capacità di dribbling. 

Dedizione al lavoro, spirito di adattamento, umiltà e tanto tanto lavoro che hanno permesso a Pasquale di meritare la convocazione azzurra da Roberto Mancini come il giusto premio alla sua serietà e professionalità. Ad maiora Pasquale e con la speranza ed augurio che tu possa infrangere ancora tanti altri record.