Salernitana, allarme retroguardia: a Monopoli serve tornare impermeabili. Frascatore verso il rilancio, ma si pretende massima attenzione
Difesa da registrare e mercato d’inverno nel mirino: Raffaele conferma l’ossatura, Faggiano sa che servono uno-due centrali rapidi

La Salernitana riparte da Monopoli con un doppio obiettivo: difendere la vetta e, soprattutto, rimettere il lucchetto alla porta. Nelle ultime quattro uscite il dato è crudo: sempre un gol subito, anzi otto complessivi — su dieci totali — incassati contro Giugliano, Cerignola, Casarano e Cavese. L’ultimo clean sheet di Antonio Donnarumma risale al 17 settembre, nel recupero con l’Atalanta: un promemoria che racconta come la fase difensiva, oggi, sia il vero spartiacque tra continuità d’élite e cali di tensione.
Mister Raffaele non tocca i pilastri. Donnarumma e Vladimir Golemić faranno nove su nove dall’inizio in campionato: leadership e minutaggio non sono in discussione. Sulla corsia destra di difesa (braccetto) è atteso il bis di Mauro Coppolaro, reduce da una prova ordinata con la Cavese e avviato alla quarta titolarità di fila: poche sbavature, senso della posizione, letture pulite.
Il vero rebus è a sinistra, complice la perdurante assenza di Cabianca. Il ballottaggio oppone Paolo Frascatore a Emmanuele Matino. Quest’ultimo continua a dare l’impressione di non essere al 100% sul piano fisico e il derby di domenica scorsa non lo ha aiutato a invertire la percezione. Frascatore, invece, è entrato bene nella stessa gara, partecipando all’azione del terzo gol e dimostrando una reazione nervosa importante dopo i due errori pesanti con Cerignola e Casarano. La candidatura al rientro dal primo minuto è concreta: per lui, però, l’imperativo è uno solo — concentrazione massima, gestione pulita dell’uscita palla e zero forzature in costruzione.
È qui che si decide il match del “Veneziani”: non (solo) nei duelli aerei, ma nei tempi delle coperture, nella difesa della profondità, nella compattezza tra i reparti. La Salernitana, quando tiene corti gli spazi e alza l’aggressione sulla prima palla, sale di livello e protegge il suo talento davanti. A Monopoli servirà una squadra coraggiosa ma corta, pronta a sporcare linee di passaggio e a difendere il lato debole con più attenzione di quanto visto nell’ultimo mese.
Il tema, inevitabilmente, si allarga al mercato d’inverno. Il reparto arretrato è l’anello debole della rosa: servono uno, preferibilmente due difensori rapidi, capaci di coprire campo, leggere in anticipo la verticalità avversaria e reggere l’uno contro uno in campo aperto. Il direttore sportivo Daniele Faggiano ne è perfettamente consapevole: il profilo giusto dovrà sommare accelerazione, tempi di intervento e pulizia tecnica in uscita, per consentire alla squadra di restare alta senza esporsi alle transizioni. È una scelta strategica che vale una stagione.
Nel frattempo, la rotta è tracciata: a Monopoli per vincere, sì, ma con la maturità di chi sa che il primo passo per restare davanti passa dal tornare impermeabili. Con Donnarumma e Golemić a guidare, Coppolaro in crescita, e un Frascatore pronto al rilancio con la barra dritta: niente fronzoli, solo essenziale. La Salernitana ha la qualità per dettare legge. Ora deve rimettere in ordine i dettagli dietro. Lì, spesso, si decidono i campionati.