Lo staff di Giuseppe Raffaele prende forma: svelati i nomi che guideranno la rinascita granata al fianco del tecnico
Ecco i collaboratori scelti per accompagnare l’allenatore nella stagione 2025/2026

Con la nomina del nuovo direttore sportivo Daniele Faggiano e la recente ufficializzazione di Giuseppe Raffaele come allenatore della Salernitana per la stagione 2025/2026, il mosaico tecnico della nuova era granata inizia a comporsi nei suoi tasselli fondamentali. In attesa dell’ufficializzazione formale da parte del club, emergono con sempre maggior chiarezza i profili dello staff che affiancheranno il tecnico siciliano nella sua missione: riportare Salerno e la sua tifoseria in Serie B dopo la recente retrocessione.
Ad occupare il ruolo di vice allenatore sarà Giacomo Ferrari, uomo di fiducia di Raffaele e suo collaboratore stretto nelle ultime esperienze professionali. Al suo fianco, nel fondamentale comparto della preparazione fisica, ci sarà Manuel De Maria, che curerà l’aspetto atletico della squadra, mentre la responsabilità dei portieri sarà affidata ad Angelo Porracchio, altro nome legato alla metodologia di lavoro del nuovo allenatore.
Accanto ai volti nuovi, restano in sella alcune figure professionali già note alla piazza, segno della volontà della società di valorizzare le competenze interne e garantire continuità operativa. Confermati infatti Sandro Antonini, che continuerà a ricoprire il ruolo di match analyst, e i preparatori atletici Vincenzo Laurino e Marco Celia, apprezzati per il lavoro svolto nella passata stagione.
Il quadro tecnico, quindi, si va delineando all’insegna dell’equilibrio tra innovazione e conferma, esperienza e conoscenza del contesto. Un mix voluto da Faggiano, che – insieme alla proprietà – sta lavorando senza sosta per costruire un progetto solido, concreto, e competitivo. La Salernitana si prepara a ripartire con determinazione, e lo fa con uno staff motivato, affiatato e scelto con cura. L’ufficialità completa dei componenti dello staff arriverà nei prossimi giorni, ma la direzione intrapresa è ormai chiara: la rinascita granata passa anche – e soprattutto – dalla qualità delle persone chiamate a guidare questo nuovo percorso.