Il calciomercato condotto attraverso l'ingaggio dei giocatori che rappresentino "il meglio possibile". Come da 4 anni a questa parte, la Salernitana è già stata rivoluzionata come un calzino. Già undici sono le cessioni effettuate del club granata, molte delle quali concernenti giocatori mai visti a Salerno e transitati solo attraverso carte federali: vedasi bomber Cernigoi, Volpicelli (tornato prima del tempo per il fallimento del Piacenza la scorsa stagione), Garofalo, Esposito e Musso. Cessioni di giocatori "importanti" e validi per il futuro, effettuate grazie alla collaborazione tecnica di Sambenedettese e Rieti. Tra i giocatori di "maggior spessore" transitati in formazione base per poi scomparire come se nulla fosse, rientrano Mazzarani (tornato al Catania), Castiglia (per il quale fu posto in essere un braccio di ferro con la Pro Vercelli), Schiavi (destinazione Cosenza) e Bernardini, avente altri due anni di contratto e lasciato andare dopo due anni di pensione gratuita a Salerno. Dulcis in fundo il "colpo" Memolla ingaggiato quale sostituto di Walter Lopez e fattosi notare nella finale play-out di Venezia per l'errore clamoroso che poteva costare la retrocessione dei granata. Finita qui? neanche per sogno: ci sono ancora Rosina, Perticone, Altobelli (a cui è interessata la Reggina) e dulcis in fundo Signorelli, giocatore tra i tanti rimasto a Salerno in vacanza premio da due anni a questa parte, legato da un altro anno di contratto nella speranza che accetti la destinazione Trieste. 11 cessioni effettuate ed altre cinque da svolgere: il frutto di una programmazione seria e foriera, fino ad ora, di importanti risultati calcistici...