Il Cagliari è la squadra che è appaiata, insieme alla Salernitana, nelle ultime posizioni della graduatoria. Entr ambe le compagini sono ferme a quota sette puniti, dunque questo match rappresenta un modo fondamentale per ripartire e cercare di raggiungere le squadre piazzate meglio nella lotta per non retrocedere. I sardi hanno cambiato allenatore a stagione in corso, come del resto i campani, dato l'inizio poco promettente di Leonardo Semplici nelle prime battute di torneo, al quale è subentrato Walter Mazzarri. 

Il Cagliari parte e costruisce dal basso, con gli ottimi piedi dei centrali che costruiscono la manovra scambiandosi ripetutamente la palla. Non è esclusa la possibilità di vedere lanci lunghi per innescare le punte, nel caso il pressing dell'avversario si faccia inconsistente. In avanti, grazie alle qualità tecniche di Joao Pedro e Keita Balde che smistano verso gli esterni, questi ultimi tendono ad arrivare fino al fondo del campo e provare a mettere cross pericolosi in grado di sorprendere i difensori avversari. Sono proprio i due giocatori dell'attacco ad essere il punto fermo della squadra di Mazzari. Infatti, sono molto ricercati in profondità e tra le linee Keita e Joao Pedro, i quali possono arrivare subito al tiro anche da fuori area. Nella fase di non possesso, il Cagliari cerca di aggredire il portatore di palla non appena ha conquistato la sfera tra i suoi piedi, segno di come i sardi siano aggressivi e tentino fin dal primo istante a riguadagnare la chance di provocare qualche azione pericolosa nei pressi dell'estremo difensore avversario.