Scoppia una nuova bufera in Serie B e, stavolta, il terreno dello scontro si sposta nelle aule della giustizia sportiva. Due avvocati salernitani, Pierluigi Morena e Pierluigi Vicidomini, hanno infatti presentato un esposto formale alla Procura Federale della FIGC in relazione alla partita Sassuolo-Frosinone, disputata lo scorso 13 maggio e vinta dai ciociari. Un’iniziativa autonoma, si precisa, non riconducibile in alcun modo alla U.S. Salernitana, che resta estranea ai fatti e all’azione giudiziaria.

Nel documento si contesta al club emiliano una presunta violazione delle norme federali per aver schierato una formazione composta quasi interamente da riserve e giovani della Primavera, favorendo – secondo i legali – l’esito favorevole al Frosinone, diretto concorrente nella lotta per non retrocedere. Una condotta che, stando alla segnalazione, avrebbe potuto alterare gli equilibri della corsa salvezza, danneggiando le altre squadre coinvolte.

A sostegno dell’esposto vengono richiamate tre disposizioni fondamentali del Codice di Giustizia Sportiva: l’articolo 4, che stabilisce il dovere di rispettare i principi di lealtà, correttezza e probità da parte di società e tesserati; l’articolo 6, comma 2, secondo cui la società è responsabile delle condotte poste in essere dai propri dirigenti, allenatori e calciatori; l’articolo 30, che punisce ogni comportamento volto ad alterare il regolare svolgimento o il risultato di una gara.

A rendere il quadro ancora più delicato, sono due circostanze di natura personale e professionale: l’attuale allenatore del Sassuolo, Fabio Grosso, ha allenato proprio il Frosinone fino a pochi anni fa, e suo figlio Filippo Grosso è attualmente tesserato con il club ciociaro. Un intreccio che, pur non costituendo di per sé un illecito, viene ritenuto meritevole di attenta analisi da parte degli organi federali.

“Tale condotta potrebbe aver compromesso la regolarità del campionato – si legge nell’esposto – e va attentamente valutata alla luce delle norme vigenti”. Gli avvocati Morena e Vicidomini chiedono dunque alla Procura FIGC di avviare un’indagine completa, accertare eventuali responsabilità disciplinari e assumere tutte le misure necessarie per tutelare trasparenza, correttezza e parità di trattamento nella competizione.

In un finale di stagione già infuocato sul piano sportivo, il fronte giudiziario apre ora un nuovo, potenzialmente esplosivo, capitolo.