Il settimo turno del campionato di Serie A vede in scena, allo Stadio Arechi di Salerno, la Salernitana, reduce dal K.O. fuori casa contro il Sassuolo e il Genoa, reduce da uno splendido pareggio per 3-3 contro l'Hellas Verona. Davide Ballardini sbarca per la prima volta da avversario contro la Salernitana, il tecnico rossoblù schiera, dunque, i suoi undici con il seguente schema: il 3-5-2.

Nel calcio moderno ha preso piede, come noto, il gioco costruito dal basso, il Genoa lo predilisce, con i difensori dai piedi educati come Domenico Criscito, capitano e bandiera del club ligure. La sfera è affidata al vertice alto, in questo caso Hernani, il quale smista per gli esterni a tutta fascia o per le punte. Occhio al calciatore ex Parma, reduce da un'ottima annata con i ducali, seppur marcata in rosso con la retrocessione. Il riferimento dietro le punte Goran Pandev dovrebbe partire dalla panchina, come dicevamo allora il gioco passa dalle parti di Fares e Cambiaso, i quali partecipano attivamente agli attacchi genoani. In grande forma nelle ultime uscite è sicuramente la punta di riferimento Mattia Destro, reduce da una doppietta realizzata nell'ultimo match contro l'Hellas Verona. L'ex Milan e Roma ha il compito di finalizzare la manovra, essendo agile sia con i piedi sia con il gioco aereo. In fase di non possesso, tuttavia, la squadra di Ballardini recupera le posizioni, con attenta guardia al fine di recuperare il pallone. Buona la fase difensiva dei due esterni, i quali coprono la zona del campo per buona parte del match. Come è risaputo, nella ripresa questo atteggiamento potrebbe far calare la tenuta fisica degli interpreti, esponendo i grifoni a qualche pericolo. Infine, il Genoa nelle ultime tre partite ha guadagnato ben tre calci di rigore, tutti trasformati dal suo capitano Criscito. Questa curiosità ci permette di capire quanta mole d'attacco produce la formazione rossoblù.

Compito arduo per la Salernitana, la quale è chiamata assolutamente alla vittoria per non sprofondare ulteriormente. Non da prendere sotto gamba l'avversario che ha un importante spirito di squadra, non mollando fino all'ultimo minuto di partita, seppur con qualche difficoltà. La motivazione è tutta visibile nell'ultimo incontro di campionato, con il Genoa sotto per due reti a zero fino al sessantesimo minuto, per poi ribaltare la situazione in meno di mezz'ora. Ci sarà da sudare, ma i granata devono provarci.