L’Espresso di cui ho l’onore di essere editore è la creatura di Eugenio Scalfari, genio del giornalismo in un Paese che lo ha avuto come saldo punto di riferimento per la custodia e la cura di un bene primario come la libertà di stampa.
Sento per questo di rivolgere un commosso saluto alla memoria di un uomo che ha saputo tracciare una strada nuova nella nostra storia. Avverto l’onere di proseguire lungo quella via, coltivando e facendo crescere la sua creatura nell’ indipendenza che è il tratto distintivo de l’Espresso fin dalla fondazione. Eugenio Scalfari è stato l’intellettuale capace di cogliere le sfide della modernità, tenendo saldi i principi della democrazia e difendendo il patrimonio dei diritti. Al suo settimanale ha trasmesso idee e ideali, plasmando uno strumento di informazione aperto al dialogo ma intransigente sulla questione morale. Alla famiglia Scalfari giungano le mie più sentite condoglianze per una perdita che è dell’intera comunità nazionale.