La Salernitana fa il suo dovere e porta a casa una vittoria fondamentale sul campo del Cittadella, imponendosi con un netto 0-2 firmato dalle reti di Hrustic e Simy. Un successo che non basta per la salvezza diretta – complice il contemporaneo successo del Frosinone – ma che vale l’accesso ai playout. I granata chiudono così il campionato al quartultimo posto, con 42 punti, e si preparano allo spareggio che decreterà la quarta retrocessione in Serie C.

A retrocedere direttamente sono la Sampdoria – per la prima volta nella sua storia in terza serie –, il Cittadella e il già condannato Cosenza. Il destino di Frosinone e Salernitana si deciderà nei prossimi 180 minuti.

La soddisfazione di Marino per la rincorsa compiuta

A fine partita, il tecnico Pasquale Marino ha commentato con lucidità e orgoglio il percorso recente della sua squadra, sottolineando come l’obiettivo minimo – centrare i playout – sia stato raggiunto: "Evitare la retrocessione diretta era quello che ci eravamo prefissati, e ce l’abbiamo fatta. Fare 12 punti in sei partite è un rendimento da squadra che lotta per ben altri traguardi. Sapevamo di non avere il destino nelle nostre mani, ma sarebbe stato ingiusto finire in Serie C dopo una rincorsa simile."

Gestione delle forze e scelte tecniche

Il tecnico ha spiegato anche alcune decisioni legate all’undici iniziale, a partire dall’esclusione di Cerri, Verde e Soriano: "Venivamo da una serie di partite ravvicinate e durissime. Queste ultime sei gare sono state autentiche finali, ogni volta c’era in gioco tutto. Ho scelto di risparmiare alcuni elementi per evitare cali fisici, e i ragazzi hanno risposto benissimo: su sei partite ne abbiamo sbagliata appena una. Questo dimostra la solidità del gruppo e la sua determinazione."

Spirito di squadra e atteggiamento tattico

Marino ha evidenziato la coesione del gruppo e la qualità mostrata sul campo: "Ognuno ha dato il proprio contributo, c’è stata personalità, intensità e qualità nel palleggio. Abbiamo cercato le giocate verticali al momento giusto e siamo stati solidi dietro. Non abbiamo concesso quasi nulla e questo mi rende fiducioso in vista del doppio confronto col Frosinone."

Il ruolo del presidente Iervolino

Il tecnico ha voluto sottolineare anche la vicinanza mostrata dal presidente Danilo Iervolino nel momento più delicato della stagione: "Il presidente ha seguito la squadra da vicino, ha partecipato con collegamenti durante la settimana, oggi ci ha raggiunti in albergo e ha parlato con i ragazzi prima della partita. Ha dimostrato tutto il suo attaccamento alla squadra e ha motivato il gruppo ricordando che l’unica cosa che contava era vincere."

Fiducia in vista del playout

Guardando allo spareggio salvezza, Marino ha trasmesso serenità e determinazione: "Ci arriviamo nelle condizioni giuste. Quando sono arrivato, eravamo penultimi e in difficoltà. Oggi ci giochiamo la salvezza ai playout con fiducia ed entusiasmo. Domani ci sarà un giorno di riposo, poi da giovedì inizieremo a lavorare per prepararci al meglio."

La scelta di Simy e Caligara

Non è mancato un passaggio su Simy, schierato titolare e autore del secondo gol: "È un professionista serio, come Caligara. Quando sono arrivato ho avuto carta bianca, ho scelto chi mi dava garanzie e loro due mi hanno convinto fin dal primo allenamento. Meritavano spazio e hanno risposto con una prestazione di alto livello."

Il sostegno dei tifosi e le ferite ancora aperte

Marino ha ringraziato i tifosi per la presenza costante: "Sin dalla prima partita casalinga contro il Sudtirol abbiamo sentito il loro sostegno. È doloroso quando torniamo a mani vuote, come successo due volte in Liguria. Ma oggi abbiamo dato loro una soddisfazione che meritavano."

L’emozione di una battaglia ancora da vincere

In chiusura, il tecnico ha parlato con tono sobrio, consapevole che il traguardo finale è ancora da conquistare: "Non c’è nulla da festeggiare, la missione non è compiuta. A fine gara ho fatto la doccia e poi sono andato subito a verificare le condizioni dei giocatori. Ferrari ha preso un colpo, Amatucci ha stretto i denti nonostante una contusione, Corazza si è fatto male nel riscaldamento ma ha voluto esserci. Questo è lo spirito che ci serve."

Ora l’ultima sfida: Salernitana e Frosinone si giocheranno tutto in 180 minuti. Solo una resterà in Serie B.