Salernitana, il progetto di Danilo Iervolino e la necessità di un nuovo corso: la speranza di un futuro migliore
Tifosi delusi ma fiduciosi del futuro.

Salernitana, il progetto di Danilo Iervolino e la necessità di un nuovo corso: la speranza di un futuro migliore
Il progetto calcistico della Salernitana, sotto la guida di Danilo Iervolino, era nato con grandi ambizioni: una società solida, una squadra stabilmente in Serie A, e una crescita costante sia a livello sportivo che gestionale. Eppure, a distanza di tre anni, la realtà è ben diversa. Dopo un'annata disastrosa in Serie A l'anno scorso conclusa con l'ultimo posto e il record negativo di appena 17 punti in 38 giornate, il club granata sta vivendo un'altra stagione drammatica in Serie B, occupando attualmente il penultimo posto in classifica.
La retrocessione dalla massima serie doveva rappresentare un’occasione di rilancio, un’opportunità per ricostruire su basi solide. Invece, il cammino della Salernitana è stato segnato da errori gestionali e tecnici che l’hanno portata a lottare per non retrocedere ancora, questa volta in Lega Pro, un incubo per una piazza passionale e calorosa come Salerno. L’elemento più preoccupante è che, senza i quattro punti di penalizzazione inflitti al Cosenza, i granata sarebbero attualmente ultimi a pari punti con la squadra calabrese. Un dato che fa riflettere e che accende interrogativi sul futuro della società.
Il problema non è Iervolino, ma chi lo consiglia
Non si può negare che Danilo Iervolino abbia investito tempo, energie e risorse nella Salernitana con il chiaro intento di costruire qualcosa di importante. Il primo anno in Serie A, con la storica salvezza, aveva acceso le speranze di un progetto solido e ambizioso. Tuttavia, nelle stagioni successive, le scelte sbagliate hanno minato la stabilità del club, portandolo al punto critico in cui si trova oggi.
Molti tifosi e addetti ai lavori sono concordi nel ritenere che il problema non sia il presidente in sé, ma le persone di cui si è circondato. Iervolino, da imprenditore visionario, ha dimostrato di avere grandi idee, ma nel mondo del calcio l’esperienza e la competenza specifica sono fondamentali. Affidarsi a cattivi consiglieri ha portato la Salernitana a perdere identità, solidità e competitività. Il risultato? Una squadra che, anziché consolidarsi, è sprofondata in un vortice negativo che potrebbe condurla a una doppia retrocessione.
Il futuro della Salernitana e la posizione di Iervolino
La domanda che tutti si pongono è: cosa accadrà se la Salernitana dovesse retrocedere in Lega Pro? Il presidente Iervolino resterà al timone o deciderà di cedere il club? È una questione cruciale, perché la tifoseria è divisa tra la frustrazione per i risultati negativi e la consapevolezza che, con una gestione più accorta, il progetto potrebbe ancora essere rilanciato.
L'auspicio è che Iervolino non molli, ma che allo stesso tempo cambi radicalmente il suo approccio. Serve una svolta, un cambio di strategia chiaro: affidarsi a persone competenti, costruire una squadra all'altezza e ripartire con un progetto credibile, sia in Serie B che, nella peggiore delle ipotesi, in Lega Pro.
Salerno vuole risorgere: fiducia nel presidente, ma servono azioni concrete
Il legame tra Salerno e la Salernitana è viscerale. Il pubblico granata merita rispetto e risposte concrete. Il tempo degli errori e delle scelte sbagliate deve finire. Se Danilo Iervolino vuole davvero riportare la Salernitana ai fasti del primo anno in Serie A, deve prendere in mano la situazione con decisione, ascoltare le persone giuste e ridare fiducia a una piazza che ha sempre sostenuto la squadra, anche nei momenti più difficili.
Il messaggio è chiaro: presidente, non mollare! Il calcio a Salerno può tornare a essere un progetto ambizioso, ma serve una guida forte, lucida e consapevole. Salerno ha bisogno di un presidente che ci creda fino in fondo.