Michael Liguori è tornato nel modo più bello: con un gol pesante, un’ovazione dell’Arechi e un abbraccio simbolico con i tifosi. Dopo il 2-1 della Salernitana sulla Casertana, l’esterno offensivo ha raccontato tutta la sua emozione per una serata che segna la sua rinascita in maglia granata.

«In quel momento non mi importava del giallo, ma del gol che è arrivato davanti a questi tifosi che, nonostante tutto, hanno sempre creduto in me, così come la società — ha dichiarato Liguori ai microfoni di LiraTv —. Mi sono tolto dei sassolini. Il gruppo mi ha sempre aiutato, quindi non ho sofferto. Ho avuto un momento di pausa che mi ha aiutato a tornare più forte, trovando un bel gol e la vittoria».

Il numero 11 granata ha poi voluto riconoscere il valore dell’avversario e la maturità mostrata dalla squadra: «Parto col dire che la Casertana è un’ottima squadra. Noi pensiamo a noi: il primo tempo è stato difficile, ma siamo stati bravi a sbloccarla. Poi abbiamo avuto una piccola disattenzione, ma siamo riusciti a portarla a casa e siamo pronti a combattere».

Sul piano tattico e sull’intesa con i compagni d’attacco, Liguori ha spiegato: «Mi sono trovato bene con Ferrari e Ferraris, così come mi trovo bene con Inglese. Poi il mister fa le sue scelte».

Lo sguardo è già proiettato in avanti, ma con la consapevolezza di dover restare lucidi: «Credo che sia ancora presto per guardare la classifica, ma stare davanti fa sempre bene, anche per l’armonia del gruppo. Ora però non facciamo calcoli e speriamo di arrivare più avanti possibile».

Impossibile per lui non soffermarsi sull’atmosfera unica dell’Arechi, tornato a essere un muro di colori e cori: «È stato splendido vedere la coreografia, un colpo d’occhio che non avevo mai visto. La piazza di Salerno è focosa e piena d’amore per questo sport, è stato davvero qualcosa di fuori dal normale».

Infine, il giocatore ha voluto sottolineare il valore umano della squadra, elemento che secondo lui rappresenta la vera arma in più della Salernitana: «Questa è la forza del gruppo, cioè stare sempre insieme nei momenti belli e in quelli difficili. Mi vogliono bene e io voglio bene a loro ed è una cosa fondamentale che non si trova in ogni squadra. È la nostra caratteristica principale e dobbiamo continuare su questa strada».

Un Liguori maturo, riconoscente e consapevole, che dopo la pausa forzata è tornato al centro della scena con la testa giusta e il cuore granata. Un gol che vale più dei tre punti: è la firma del suo ritorno.